Più di cinquanta uccelli sono morti dopo essere stati trovati a terra sanguinanti dagli occhi e dal becco.
Una determinata specie di corella è considerata un parassita nel South Australia. La piccola corella non è una specie protetta dal governo ed a marzo un consiglio locale propose l’abbattimento.
King ha riferito che la maggioranza degli uccelli uccisi erano di una specie diversa, la corella a becco lungo, che è, invece, una specie protetta. Ha inoltre detto che il tipo di veleno usato provoca “una morte lenta ed orribile” che richiede settimane per uccidere. Si è trattato di crudeltà non giustificata: “Non è una morte istantanea. Provoca sofferenza. Ci vogliono settimane per morire. Inizia con sanguinamenti interni, e procede molto lentamente”.
Come se non bastasse, «gli uccelli colpiti sono la maggior parte di una specie protetta, la corella a becco lungo. Dei sessanta che abbiamo trovato, solo tre erano appartenenti ad una specie non protetta. Questo non è il modo giusto di affrontare qualsiasi questione. E’ anche contro la legge», ha aggiunto King. I veterinari stanno preparando un rapporto tossicologico, ma i risultati non sono ancora pronti. «Crediamo che sia stato un attacco mirato, questa è solo una speculazione. Non sappiamo ancora quale sia il veleno», riferisce ancora Sarah King che poi continua: «Ci sono metodi non letali per il controllo della corella, come l’uso di torce luminose, barriere visive, e utilizzo di sistemi che producano rumore».