Parmitano: «Io astronauta? Merito di un caffè. Mi sono appassionato allo spazio grazie a Goldrake»

«Ora sogno di entrare in una base lunare. La vita a Houston tra allenamenti da Ironman e la cena alle mie figlie»

Giovedì 30 Novembre 2023
Parmitano: «Io astronauta grazie a un caffè. Mi sono appassionato allo spazio grazie a Goldrake»

Primo italiano a effettuare un'attività extraveicolare (6 ore e 7 minuti di passeggiata spaziale), il 9 luglio 2013. E primo italiano al comando della Stazione spaziale internazionale durante la Expedition 61. Luca Parmitano, astronauta Esa, si è appassionato allo spazio sognando Goldrake: «Sono della generazione Gundam, Goldrake, ne potremmo parlare per ore.

Adoravo tutto questo e condividevo questo senso di avventura con mio fratello. Prima sono stati i cartoni animati giapponesi, poi i fumetti, la letteratura, Asimov. È stata anche la porta per scoprire la scienza», ha raccontato in un'intervista al Corriere della Sera. Oggi vive a Houston, dove si divide tra allenamenti (intensissimi, tanto che si era qualificato anche per il campionato mondiale di Ironman) e la vita privata. «Cerco di rientrare per poter preparare la cena alle mie figlie. Per loro non sono un astronauta, sono un papà. Non gli interessa nulla che io possa tornare nello spazio: a loro interessa la cena come a tutti gli adolescenti».

Così è diventato astronauta

Nel 2001 prende il brevetto di pilota militare, nel 2007 pilota sperimentatore. La trafila per diventare astronauta, però, nasce da un caffè. «Volevo fare domanda, ma poi quando arrivò il momento, mi autocensurai. Ero nel Reparto sperimentale di Volo da 6 mesi. Ero la burba, l’ultimo arrivato. Dissi alla mia compagna: sono troppo giovane e inesperto. Stavo prendendo il caffè al bar, un rituale prima del volo giornaliero. C’era il mio comandante di gruppo De Stefano. Mi disse: allora, hai fatto domanda? Risposi: non ho speranze. Ricordo ancora la risposta. Mi disse: "Se non partecipi hai il 100% di probabilità di non diventare astronauta. Se fai domanda almeno fai esperienza". Per me era assolutamente inaspettato. Feci domanda. Quella sera stessa iniziai il percorso via Internet e il resto è storia: un anno di selezione. E il 20 maggio 2009 l’Esa mi presentava come astronauta a Parigi».

 

Ultimo aggiornamento: 10:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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