Secondary ticketing, Vasco Rossi dice no ai bagarini 2.0: i biglietti saranno nominali

Martedì 17 Gennaio 2017
Secondary ticketing, Vasco Rossi dice no ai bagarini 2.0: i biglietti saranno nominali
Vasco Rossi dice no ai bagarini online e così, per evitare che i biglietti per il concerto evento con cui festeggerà i 40 anni di carriera al parco Ferrari di Modena vadano esauriti in pochi minuti nelle vendite ufficiali e si ritrovino a prezzi folli sui siti di secondary ticketing, cambia tutto. Il nuovo partner del Blasco sarà la bolognese Best Union, che ha creato la società Big Bang per fare da promoter dell'evento. I biglietti saranno tracciabili economicamente e nominali: questo significa che si saprà chi li ha comperati sul sito ufficiale (Vivaticket) o nei punti vendita. E non saranno stampabili, ma consegnati direttamente a casa dell'acquirente.

Un modo per combattere i software che in pochi minuti riescono ad acquistare migliaia di biglietti per rivenderli, come è successo per il concerto dei Coldplay di luglio a Milano e, solo ieri, per quello degli U2 a Roma. In entrambi i casi la Siae ha fatto un ricorso d'urgenza al tribunale di Roma. «Ieri - ha spiegato il direttore generale della Siae Gaetano Blandini - sono stati venduti circa 23 mila biglietti. Abbiamo appreso che Ticketone ha annullato 600 vendite perché sospette. I biglietti sono finiti in 20 minuti e sette minuti dopo c'erano quattromila biglietti disponibili sui siti secondari a prezzi fino a 2.638 euro».

Da qui la decisione di fare ricorso chiedendo alla magistratura di vedere «se ci sono stati comportamenti fraudolenti» e nel caso «bloccare le vendite sul mercato secondario». Il ministro della cultura Dario Franceschini, ha parlato di un «fenomeno odioso» ricordando che presto saranno in vigore le nuove norme previste nella legge di bilancio che includono «multe significative, la rimozione dei contenuti dalla rete e l'oscuramento del sito da parte dell'Agcom». Nel frattempo, Vasco si è attrezzato. I biglietti di "Vasco Modena...Modena Park" saranno in vendita dalle 10 del 27 gennaio, con 48 ore di prevendita riservata agli iscritti al Blasco fanclub a partire dalle 10 del 24 gennaio. Si potranno fare massimo due transazioni con una carta di credito comperando ogni volta al massimo sei biglietti (costi dai 50 ai 75 euro, a seconda del settore).

I biglietti più cari, cioè quelli dai 65 ai 75 euro non saranno comunque venduti tutti in una volta ma a lotti.
All'ingresso del parco Ferrari (dove ancora deve essere definita la capienza dalla commissione provinciale, ma saranno disponibili almeno 200 mila posti) ci sarà un controllo elettronico dell'accesso. «E chi compra al mercato secondario è meglio che si faccia il segno della croce perché non è detto che riesca ad entrare» ha spiegato il dg della Siae, chiamata, insieme alle associazioni di consumatori, a vigilare sulla trasparenza delle vendite di Vasco. Certo, non sarà bloccato qualcuno che ha comperato il biglietto da un amico, o con una transazione fra privati perché l'obiettivo è combattere le rivendite professionali. E quello di Vasco, ha spiegato Floriano Fini, che con la Giamaica Vr Management fa parte del team del Blasco, è un segnale di cambiamento. «Abbiamo sentito un pò tutti gli operatori e Ticketone è stato interpellato come gli altri. Li ringrazio per la lamentela affettuosa» ovvero la lettera aperta che la società ha pubblicato sulla propria pagina Facebook lamentandosi di non essere stata contattata dopo 15 anni di lavoro insieme. Quanto è successo, con lo scandalo (e l'inchiesta della Procura di Milano) sul secondary ticketing però non potevano essere ignorati, secondo Fini. «Non siamo a raccontare che abbiamo sconfitto il secondary ticketing, noi non abbiamo il potere, né la pretesa, di oscurare Viago e i siti similari. Ma - ha concluso - è nostro dovere combattere il fenomeno prima che dilaghi».
Ultimo aggiornamento: 23 Gennaio, 10:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci