"Sul digitale le imprese italiane hanno fatto passi da gigante, ma solo il 10% utilizza l'Intelligenza artificiale, mentre il 15% intende investire in questa tecnologia nei prossimi tre anni.
"Per il sistema Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro, oltre 2 milioni di assunzioni, pari al 37,1% del totale sono previste per figure professionali in possesso di competenze 4.0, gestione di soluzioni innovative con tecnologie digitali robotiche, big analytics, internet of things. Permane - ha proseguito Prete - un'elevata difficoltà di reperimento che supera il 45% per tutte le tipologie di competenza digitale richiesta".
Ma oltre a rilanciare l'istruzione tecnica, per Prete "occorre affrontare la denatalità non risolvibile nel breve periodo". Intanto, però, "si può agire favorendo una immigrazione regolata che non dimentichi gli italiani di seconda o terza generazione nati e cresciuti all'estero o i 'cervelli' fuggiti all'estero perché non trovavano opportunità soddisfacenti in Italia", ha concluso.