Statali, più visite fiscali anti-assenteismo: controlli sulle assenze

Lunedì 6 Febbraio 2017 di Luca Cifoni
Statali, più visite fiscali anti-assenteismo: controlli sulle assenze
11
Visite fiscali ai dipendenti pubblici in malattia affidate sempre all'Inps, con orari armonizzati tra pubblico e privato. La strategia del governo contro l'assenteismo nella pubblica amministrazione, come previsto già nella legge delega, passa per un riordino degli accertamenti, che trova posto nel nuovo testo unico che il governo dovrebbe approvare a fine mese.

LE NOVITÀ
Le novità principali rispetto alla situazione attuale sono tre. La prima riguarda appunto l'accentramento delle visite all'Inps, che allo scopo potrà usare il proprio database. Oggi per quel che riguarda il lavoro pubblico queste funzioni sono svolte per una buona parte dalle Asl, anche se per le amministrazioni esiste già la possibilità di rivolgersi all'istituto. D'ora in poi questo sarà invece il canale esclusivo anche per il pubblico, che quindi sostanzialmente confluisce nel sistema già esistente per il mondo del lavoro privato. È previsto che le visite possano essere disposte d'ufficio dall'Inps, oppure effettuate su richiesta dell'amministrazione. Concretamente il lavoro dovrebbe essere svolto in via prioritaria dai medici fiscali inclusi nelle cosiddette liste speciali, che operano in regime di libera professione. La materia sarà regolata da apposite convenzioni triennali. I medici coinvolti sono circa 1.250. Soddisfatta la loro associazione, l'Anmefi: «Finalmente recepite le indicazioni volte a ottimizzare il servizio e a riconoscere la pluridecennale esperienza dei medici fiscali Inps».

Con il nuovo assetto di fatto si crea una connessione più stretta tra il momento in cui il certificato medico del lavoratore in malattia viene inviato all'Inps e quello delle viste fiscali: infatti i certificati dovranno essere resi disponibili all'amministrazione di appartenenza (che quindi saprà qual è la patologia per cui il dipendente si assenta); le diagnosi indicate saranno alla base dei controlli, che quindi possono diventare più selettivi e mirati.
La terza novità è una conseguenza dell'unificazione tra pubblico e privato e riguarda orari e modalità delle visite. Innanzitutto è prevista l'armonizzazione delle fasce di reperibilità tra pubblico e privato, da concretizzare con un decreto del ministero della Pa. Questo riassetto dovrebbe soprattutto facilitare il lavoro dei medici: attualmente l'orario dei dipendenti pubblici è più lungo di quello dei privati (9-13 e 15-18 invece di 10-12 e 17-19). L'idea è di prevedere due fasce uguali di tre ore al mattino e tre al pomeriggio. Inoltre l'accertamento delle assenze dal servizio per malattia potrà avvenire «anche con cadenza sistematica e ripetitiva». Quindi le visite potranno essere programmate in modo da prevenire eventuali comportamenti furbeschi.

LA STRATEGIA
Al riordino delle regole si aggiunge poi una norma di tipo finanziario, che assegna all'Inps, chiamato ad allargare la propria attività ai dipendenti pubblici, la somma 27,7 milioni l'anno. Con il polo unico della medicina fiscale si completa la strategia del governo contro l'assenteismo nella pubblica amministrazione. La prima fase di questa strategia, relativa ai cosiddetti furbetti del cartellino era stata anticipata con un apposito provvedimento sull'onda di una serie di vicende di cronaca ed ora confluisce nel nuovo testo unico. Resta da precisare il destino di un'altra norma inserita nella bozza del nuovo testo unico, che punta a scoraggiare le assenze nei periodi contigui ai fine settima a e ai ponti ed in quelli di picco di servizio, prevedendo anche tagli del salario accessorio per tutto il personale di un ufficio in caso di tassi di assenza superiori alla media.

 
Ultimo aggiornamento: 7 Febbraio, 09:11

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci