Eternit abbandonato nella zona sacra
Il sindaco: «Meglio qui in Comune!»

Giovedì 16 Aprile 2015 di Vittorino Bernardi
La grotta non lontana dal sacello

VALLI DEL PASUBIO – Secondo ritrovamento ieri l’altro, in una decina di giorni, di lastroni di eternit colpevolmente abbandonati da qualche persona incivile in zone verdi e dalla natura incontaminata. Dopo il ritrovamento la scorsa settimana, lungo il vecchio sentiero che collega le contrade Cavion e Cunegati, di lastre ondulate di amianto, smaltite da qualche tetto di abitazione, i gestori del Sacello Ossario di colle Bellavista martedì 14 aprile hanno fatto un nuovo ritrovamento inquinante nel territorio valligiano.

Nei pressi di una sorgente d’acqua, dentro una grotta che si apre su un lato della strada che porta al Sacello della Grande guerra sono state rinvenute svariate lastre di eternit e pure un lavandino. Materiale gettato lì non casualmente, da tempo e portato da chissà dove. Usato parecchio in edilizia fino agli anni Novanta l’etrernit, composto da cemento e amianto, è dannoso alla salute dell’uomo perché può provocare il cancro nella forma del mesotelioma pleurico, e anche all'ambiente.

Per smaltirlo è necessario per legge seguire un procedimento costoso e gente di pochi scrupoli opta per l’abbandono indiscriminato, anche in una zona sacra come quella del Sacello Bellavista. È arrabbiato il sindaco di Valli del Pasubio Armando Cunegato: “Sono sempre più sconcertato. Pensare che una persona possa prendere la macchina, caricarla di eternit e un lavandino per andare a scaricarli sotto l’Ossario è una riflessione tragicomica. È il terzo abbaondono di eternit inquinante nell’ultimo anno. Valuteremo seri provvedimenti per combattere tale inciviltà. Rilancio pure la provocazione formulata lo scorso anno: piuttosto che scaricare in giro a boschi l’eternit, che ce lo mettano davanti al mun

icipio. Eviteremo così danni all’ambiente e accorceremo le tempistiche per ritrovamento e smaltimento”.

Ultimo aggiornamento: 15:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA