Vaticano, apparizioni e Madonne piangenti: le nuove regole del Papa (che serviranno a chiudere anche il caso Medjugorje)

Tutte le novità illustrate dal cardinale argentino Victor Fernandez, prefetto del dicastero della Fede

Venerdì 17 Maggio 2024 di Franca GIansoldati
Vaticano, apparizioni e Madonne piangenti: le nuove regole del Papa (che serviranno a chiudere anche il caso Medjugorje)

Il caso più clamoroso che è ancora aperto è quello della Madonna di Medjugorje ma verrà presto riesaminato sulla base delle nuove norme che il Vaticano ha appena pubblicato relative a come affrontare i presunti messaggi celesti, le apparizioni e altri fenomeni soprannaturali e misteriosi. Un terreno assai sdrucciolevole e difficile e che per questo Papa Francesco vuole affrontare con estrema chiarezza e tempi veloci al fine di non amplificare certi fenomeni in corso che poi sono destinati a rivelarsi inesistenti.

L'intento che ha mosso il Papa a rinnovare i criteri di giudizio finora in vigore è fare luce sulle migliaia segnalazioni che arrivano ogni anno. Spesso circolano sempre più frequentemente, come per esempio la Madonna di Trevignano. Per questo occorre discernere da quei casi che hanno invece una radice inspiegabile, legati alla mano celeste.

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Le nuove regole

Il cardinale argentino Victor Fernandez, prefetto del dicastero della Fede ha illustrato le novità e fatto luce su alcune vicende storiche particolarmente importanti, tra cui Medjugorie. In questo caso il verdetto finale deve essere ancora emesso nonostante vi abbia lavorato sotto il pontificato di Ratzinger una commissione di alto profilo guidata dal cardinale Ruini, concludendo che le prime nove apparizioni erano da considerarsi veritiere lasciando però in sospeso tutte le altre che peraltro continuano ancora oggi. Fernandez a tal proposito ha anticipato che «proprio i veggenti costituivano uno dei punti preoccupanti».

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I rischi 

Il rischio per la Chiesa è di arrivare ad una definizione prudenziale evitando di far diventare anzitempo un santo qualsiasi presunto veggente. «Al momento io non ho letto tutto il materiale che c'è nel dicastero ma so dobbiamo metterci a studiare sulla base delle nuove norme per arrivare a una conclusione. Tenendo presente che un fenomeno può essere considerato buono e non pericoloso all'origine e magari avere avuto successivamente problemi nello sviluppo successivo. Ecco che una dichiarazione vaticana deve chiarire queste diverse tappe e questa è una differenza che bisogna considerare. Si dovranno chiarire alcuni dettagli per esempio che la Madonna dava anche qualche ordine al vescovo, indicando ora e luogo. Sono cose che vanno chiarite» ha spiegato Fernandez. 

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Come verificare le apparizioni

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Ecco i punti principali per verificare asserite apparizioni, visioni, locuzioni interiori o esterne, scritti o messaggi celesti, fenomeni legati a immagini religiose, fenomeni psicofisici e di altra natura che sembrano oltrepassare i limiti dell’esperienza quotidiana e che si presentano di origine soprannaturale.  La novità principale è che sarà solo il Papa a decidere se si tratta di un evento soprannaturale.

Tuttavia per mettere al riparo la Chiesa da truffe, truffatori, sedicenti veggenti il vescovo del luogo in cui si è verificato l'evento e dove inizia a svilupparsi un rilevante fenomeno devozionale dovrà agire immediatamente coinvolgendo tre esperti (un canonista, un teologo e un esperto medico, psicologo, psichiatra) al fine di scandagliare ogni minimo particolare. Non si deve ignorare neppure, in occasione di simili eventi, la possibilità di errori dottrinali, di indebiti riduzionismi nella proposta del messaggio del Vangelo, la diffusione di uno spirito settario.Nel documento si legge: «Da ultimo, esiste pure la possibilità che i fedeli siano trascinati dietro a un evento,attribuito ad un’iniziativa divina, ma che è soltanto frutto della fantasia, del desiderio di novità,della mitomania o della tendenza alla falsificazione di qualcuno». 

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I sei possibili esiti

Sei i possibili esiti. Il primo è il nulla osta della Chiesa, autorizzato dal Dicastero della Fede, per certificare l’autenticità soprannaturale. Il secondo è: Prae oculis habeatur: quando si riconoscono segni positivi sebbene con elementi di confusione o rischi che richiedono discernimento e dialogo con i destinatari. In questo caso potrebbe essere necessaria una chiarificazione dottrinale se ci sono scritti o messaggi associati al fenomeno. Il terzo giudizio è Curatur: quando sono presenti elementi critici, ma c'è una diffusione ampia del fenomeno con frutti spirituali verificabili. Segue il Sub mandato: le criticità non sono legate al fenomeno stesso, ma all'uso improprio fatto da persone o gruppi. Poi il Prohibetur et obstruatur quanto nonostante alcuni elementi positivi, le criticità e i rischi sono gravi. E infine la Declaratio de non supernaturalitate: il vescovo è quindi autorizzato a dichiarare che il fenomeno non è soprannaturale basandosi su prove concrete, come la confessione di un presunto veggente o testimonianze credibili di falsificazione del fenomeno. Le procedure da mettere in atto sono semplici. Tanto per cominciare al vescovo esaminare i casi esottoporlo al Dicastero per l’approvazione. Al vescovo è chiesto di astenersi dal fare pubblichedichiarazioni relative all’autenticità o soprannaturalità, e anche di vigilare affinché non vi sia confusione e non si alimenti il sensazionalismo. Nel caso gli elementi raccolti «sembrino sufficienti», il vescovo costituirà una commissione d’indagine annoverando tra i suoi membri almeno un teologo, un canonista e un perito scelto in base alla natura del fenomeno.

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Ultimo aggiornamento: 18 Maggio, 08:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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