«Ho pagato tutto». «No, ci sono ancora da saldare gli addobbi, il gruppo musicale, la Siae e pure la mancia ai camerieri». Manolo Prioretti, lo sposo di Ferentino accusato di essere tornato in Germania senza saldare le spese della festa di matrimonio, ora passa al contrattacco e annuncia che denuncerà il ristoratore: «Dice il falso, mi sta calunniando». Il ristoratore però rincara: «Aspetto i soldi, altrimenti non ritiro la denuncia».
Dal banchetto di nozze alle aule di tribunale. Pare destinata a finire così la storia del matrimonio a sbafo(?) in Ciociaria. Per Manolo Prioretti, non c’è pace. La festa di matrimonio con Svenja Andrae, una modella 25enne polacca, nel ristorante “La Rotonda”, comune di Boville Ernica, continua a perseguitarlo.
Ecco perché in questi giorni è tornato a Ferentino dalla Germania, dove vive da anni. È stanco di passare per uno scroccone. «Non sono scappato. In Germania io e mia moglie siamo tornati dopo le nozze per lavorare. Con il ristoratore ci eravamo accordati che lo avrei pagato a rate» dice lo sposo. Prioretti aveva dato un acconto di circa 3.500 euro su un conto totale di circa 8mila euro. Poi a fine agosto, qualche giorno dopo le nozze, era tornato in Germania. Il proprietario del ristorante, Enzo Fabrizi, lo ha cercato per settimane.
IL BONIFICO
Soltanto in quei giorni, ad inizio ottobre, Prioretti si era rifatto vivo. «È stato un equivoco» si è difeso. E ha inviato un bonifico di circa 3.700 euro. Pensava di aver chiuso la vicenda. Contava soprattutto che il ristoratore ritirasse la denuncia. Invece il proprietario del ristorante continua a battere cassa. Per lui i conti ancora non tornano. Mancano all’appello circa 1.400 euro tra addobbi, il compenso per i musicisti, la Siae. E le mance ai camerieri: quattrocento euro che lo sposo gli aveva chiesto di anticipare. E ora Fabrizi vuole anche le spese per l’avvocato. In caso contrario, non ritirerà la denuncia. Secondo Prioretti però il ristoratore ci starebbe provando. Sostiene che sarebbero stati conteggiati 13 invitati che poi non si sono presentati. «Basta, presenterò una denuncia per diffamazione», minaccia. E sul matrimonio fantasma? Anche in questo caso tutte illazioni: «Ho un documento che prova che è valido». Ma con il ristoratore ancora non c’è la luna di miele.