Truffa Ecobonus, 1 miliardo di euro sequestrato dalla Guardia di Finanza: 311 indagati in tutta Italia

Una truffa replicata su scala nazionale da altre aziende del settore

Giovedì 16 Maggio 2024
Truffa Ecobonus, la Guardia di Finanza sequestra 1 miliardo di euro: 311 indagati in tutta Italia

Maxi operazione della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Savona, al termine di una complessa attività di indagine nel settore dei crediti d'imposta, riconducibili a bonus in materia edilizia ed energetica, con particolare riferimento all'Ecobonus e al Bonus facciate, che ha portato al sequestro preventivo disposto dal gip di un miliardo di euro da eseguire sul cassetto fiscale di 311 soggetti economici coinvolti, detentori dei crediti d'imposta. Durante le indagini Finanza e agenzia delle Entrate hanno accertato come i crediti d'imposta fossero del tutto inesistenti perché con false fatture per lavori ancora da eseguire su immobili di proprietà di residenti nel savonese.

La truffa

Una truffa replicata su scala nazionale da altre aziende del settore, in molti casi vere e proprie società fantasma oltreché evasori totali o con volumi d'affari inconsistenti, prive di immobili a cui poter associare le lavorazioni edilizie finalizzate all'agevolazione fiscale così come di fatture che comprovassero l'esecuzione dei lavori.

Alcuni dei soggetti coinvolti sono anche risultati percettori del reddito di cittadinanza, altri sono gravati da precedenti penali specifici, tra i quali si annoverano anche reati nel settore della spesa pubblica, altri ancora avevano generato e/o accettato crediti con soggetti con cui avevano un legame di parentela.

Perquisizioni in tutta Italia

Una parte delle persone coinvolte aveva già effettuato la compensazione, conseguendo illeciti e consistenti vantaggi fiscali, mentre un'altra aveva acquistato blocchi di crediti fittizi dal valore nominale di centinaia di milioni di euro a fronte di un corrispettivo irrisorio effettivamente versato. La Gdf ha eseguito 85 perquisizioni nei confronti delle società che dei relativi rappresentanti legali, con l'impiego di oltre 250 militari in Liguria, Piemonte, Veneto, Lombardia, Trentino Alto Adige, Toscana, Emilia Romagna, Lazio, Campania e Puglia.

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