Legge elettorale, Di Maio: «Facciamola con il Pd». Richetti apre: «Se fate sul serio ci stiamo»

Lunedì 8 Maggio 2017
La Camera dei deputati
6
Continua il gioco del cerino tra M5S e Pd sulla legge elettorale Anche questa mattina i due partiti affermano di voler trovare un'intesa sulla riforma ma, per ora, restiamo ale parole e alle buone intenzioni. Comincia Di Maio: «In questo momento - aferma il vicepresidente della Camera - vogliamo scrivere le regole del gioco insieme al partito di maggioranza, il Pd, e lo vogliamo fare per due ragioni: c'è stato l'appello di Mattarella che chiede di fare una legge elettorale in modo che ci sia una chiarezza sul risultato dopo le prossime elezioni, e poi il Paese è in grave crisi e non possiamo permetterci nuove elezioni politiche in cui ancora una volta si partorisce un risultato incerto che porta ad eventuali inciuci ed eventuali grandi ammucchiate, per questo abbiamo fatto una proposta a Renzi e al PD».

L'esponente pentastellato ribadisce: «Partiamo dalla base, che è la legge elettorale che ha partorito la Corte Costituzionale alla Camera dei deputati, chiamiamolo Legalicum, ma non vogliamo essere rigidi e vogliamo andare incontro al partito di maggioranza e dire: quella è la base, fateci le vostre proposte di correzione nell'ottica di governabilità, che significa che uno vince le elezioni e può realizzare un programma elettorale. Loro, sulla base del Legalicum cosa propongono? Dei correttivi? Guardiamoli insieme in commissione e poi approviamo insieme una legge elettorale condivisa, l'importante è che sia nell'ottica della costituzionalità della legge». «L'unica cosa che io non toccherei - ha poi chiarito DI Maio - è il premio alla lista, perché se cominciamo a fare il premio alla coalizione finiamo per fare come Prodi con Mastella o Berlusconi con Fini che poi si sfilano i vari partiti interni e diventa un disastro. Proprio perché vogliamo lasciare, in questo momento, ampio margine di trattativa in Commissione diciamo che quella è la base di partenza e di proporci delle modifiche, ma noi siamo disponibili a discutere sulla base di partenza che è il Legalicum».

Immediata la risposta del renziano Matteo Richetti: «Se Di Maio e il M5S fanno sul serio e sono pronti ad assumersi fino in fondo la responsabilità di una legge elettorale condivisa, è possibile costruire in tempi rapidi un terreno di intesa. L'importante è che l'impostazione, anche per le liste, conservi un impianto maggioritario e che garantisca governabilità come chiesto da Renzi. Nessun ritorno a logiche da proporzionale e restituzione di un risultato chiaro rispetto alle scelte dei cittadini. Su questo siamo pronti ad un lavoro responsabile e proficuo».
Ultimo aggiornamento: 9 Maggio, 11:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci