Trump ha avuto meno voti ma la vittoria non si discute

Sabato 12 Novembre 2016
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Egregio direttore,
leggo sul mio quotidiano (Il Gazzettino) ma anche su altri giornali i commenti di lettori sulle elezioni americane. Commenti più o meno condivisibili ma una cosa mi sfugge quando si parla di popolo americano. Il popolo americano ha scelto Trump e perciò è giusto che così sia, ma scusi: Clinton voti (popolo americano) 59.814.018, Trump voti (popolo americano) 59.611.678. Lo so come funziona il sistema elettorale in Usa ma il Popolo Americano chi ha scelto? Sicuramente Clinton anche se poi , come prevede la legge elettorale americana, il vincitore sia Trump. Torno a ribadire che il popolo americano ha votato in maggioranza per la Clinton (che a me personalmente non sarebbe piaciuta come presidente). Che ne sarebbe in Italia se al referendum ci fosse la vittoria numerica dei No e poi per qualche astrusa legge la vittoria sarebbe dei Sì?

Armando Lovisotto
Porcia (Pordenone)

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Caro lettore,
gli Stati Uniti sono una nazione realmente federale, quindi il meccanismo elettorale per l'elezione del Presidente rispecchia questa forma statuale e si basa sui delegati che ogni Stato esprime, non sulla semplice conta dei voti. E poiché si vota quasi ovunque secondo il principio maggioritario secco, chi vince in uno Stato si prende tutti i delegati. Non è la prima volta che un Presidente eletto prende meno voti popolari del perdente. Accadde in passato altre due volte e in tempi recenti, nel 2000, è successo per George Bush ed Al Gore: il candidato democratico incassò quasi mezzo milione di voti in più, ma perse e Bush divenne presidente. Può apparire un paradosso. Lo è solo in parte. E lo dimostra il fatto che Hillary Clinton non ha minimamente messo in discussione la legittimità né formale né politica della vittoria di Trump. È la naturale conseguenza di un sistema dove le regole sono condivise. E dove esiste anche la consapevolezza della complessità di un grande Paese come gli Stai Uniti, in cui convivono mondi assai diversi ma sotto una stessa bandiera. È infatti pur vero che la Clinton ha avuto più voti popolari (il conteggio comunque non è ancora definitivo), ma se si osserva la cartina elettorale degli Usa, il colore rosso, che indica gli Stati dove Trump ha vinto è assolutamente dominante rispetto al blu che segnala gli Stati (pochi anche se molto popolati) dove ha primeggiato la Clinton. E anche questo, per un Paese tanto grande e articolato, ha un valore importante nella nomina del Presidente.
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