UDINE - «Soddisfatto» l'assessore regionale di riferimento, Paolo Panontin; pronto al ricorso al Tar il rappresentante di Federcaccia, Enalcaccia e Liberacaccia, l'unico componente del Comitato faunistico regionale che ha votato contro il Piano faunistico, strumento programmatorio che «stava impegnando la Regione da una ventina d'anni», ha ricordato Panontin. È finita così la prima lunga partita per l'adozione di questo strumento che ora dovrà andare all'esame della Giunta: parere favorevole dall'organismo che da tempo stava analizzando il testo predisposto.
A votare a favore il mondo degli agricoltori, dell'Università, dei distretti venatori, gli ambientalisti, ha riassunto al termine l'assessore, che sull'unico voto contrario ha considerato: «Ho svolto incessantemente un'opera di mediazione in quel consesso per far incontrare gli opposti. Se tutti alla fine sono parzialmente scontenti, significa che si tratta di un Piano non sbilanciato». Perciò, «l'auspicio è che con il tempo alcune criticità si superi. Se così non sarà, ne prenderò atto». All'ordine del giorno c'erano alcuni capitolo del documento che «non sono stati affrontati», ha affermato ieri sera il componente che si è espresso in modo contrario al Piano, Paolo Viezzi. «Tutti hanno sostanzialmente riconosciuto che vi sono elementi di criticità, ma si è andati avanti ugualmente perché, si dice, non si poteva restare senza. Perciò - ha proseguito -, si è approvato un testo sbagliato, già con l'idea di apportare successive modifiche».
Dopo il parere del Comitato, sarà la Giunta a dover esprimersi per l'approvazione e «mi auguro che faccia le sue considerazioni sulla bontà di questo strumento». Se, invece, dovesse ratificare quanto uscito dal Comitato, «la strada dell'impugnazione davanti al Tar è segnata», ha concluso Viezzi. «È un punto di partenza - ha chiosato l'assessore -, ma ora abbiamo uno strumento pianificatorio».
Ultimo aggiornamento: 10:38
© RIPRODUZIONE RISERVATA A votare a favore il mondo degli agricoltori, dell'Università, dei distretti venatori, gli ambientalisti, ha riassunto al termine l'assessore, che sull'unico voto contrario ha considerato: «Ho svolto incessantemente un'opera di mediazione in quel consesso per far incontrare gli opposti. Se tutti alla fine sono parzialmente scontenti, significa che si tratta di un Piano non sbilanciato». Perciò, «l'auspicio è che con il tempo alcune criticità si superi. Se così non sarà, ne prenderò atto». All'ordine del giorno c'erano alcuni capitolo del documento che «non sono stati affrontati», ha affermato ieri sera il componente che si è espresso in modo contrario al Piano, Paolo Viezzi. «Tutti hanno sostanzialmente riconosciuto che vi sono elementi di criticità, ma si è andati avanti ugualmente perché, si dice, non si poteva restare senza. Perciò - ha proseguito -, si è approvato un testo sbagliato, già con l'idea di apportare successive modifiche».
Dopo il parere del Comitato, sarà la Giunta a dover esprimersi per l'approvazione e «mi auguro che faccia le sue considerazioni sulla bontà di questo strumento». Se, invece, dovesse ratificare quanto uscito dal Comitato, «la strada dell'impugnazione davanti al Tar è segnata», ha concluso Viezzi. «È un punto di partenza - ha chiosato l'assessore -, ma ora abbiamo uno strumento pianificatorio».
