I proprietari dell'hotel avevano chiesto alla Provincia di pulire la strada

Sabato 21 Gennaio 2017
I proprietari dell'hotel avevano chiesto alla Provincia di pulire la strada

«Le scosse telluriche verificatesi negli scorsi minuti hanno determinato una situazione di panico diffusa soprattutto nelle persone che, a causa delle difficoltà prima segnalate, si sono trovate nell'impossibilità di abbandonare le proprie abitazioni». È il testo della mail urgente che la Provincia di Pescara ha inviato alle 13,30 del 18 gennaio a Prefettura, Presidenza del Consiglio, Regione, Vigili del Fuoco e alla P.

Civile nella quale si chiede una turbina per liberare le strade provinciali anche nella zona di Farindola. La Provincia dichiarò quindi lo stato d'emergenza e «di avere a disposizione immediatamente mezzi turbina» oltre a «viveri e beni di necessità da inviare alle località più isolate nonchè carburante da utilizzare per i generatori di corrente».
 
 

Alle 14,00 del 18 gennaio la sorella del proprietario dell'hotel Rigopiano ha avuto un colloquio in Provincia con il presidente Antonio Di Marco. In quell'occasione la sorella di Del Rosso ha chiesto alla provincia, riferiscono fonti presenti all'incontro, se fosse in programma la pulizia della strada, che tempi c'erano, visto che c'era della gente bloccata. Nessuna richiesta pressante quindi, nessuna urgenza immediata: sarebbe stata informata che era nelle intenzioni della Provincia effettuare la pulizia della strada «al più tardi in serata». Questo spiega perchè i clienti dell'hotel a quel punto, siamo dopo le 14.00, dopo essersi incolonnati nelle macchine, siano rientrati in albergo dopo aver lasciato i bagagli nelle auto. La notizia che lo spazzaneve non sarebbe arrivato alle due è arrivata in quel modo. Poi la valanga e la tragedia.

Ultimo aggiornamento: 22 Gennaio, 09:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA