MESTRE - Durante il processo Monica Busetto era rimasta in silenzio, solo ogni tanto, alzando gli occhi, aveva mormorato «no xe vero». Era il dicembre 2014 quando la Corte d’assise di Venezia la condannò a 24 anni di reclusione per l’omicidio dell'87enne vicina di casa Lida Pamio, avvenuto in via Vespucci a Mestre nel 2012. La vittima era stata massacrata in casa con 40 coltellate. Il pubblico ministero Lucia D’Alessandro aveva chiesto la pena dell’ergastolo per la dipendente dell’ospedale Fatebenefratelli di Venezia per quell'omicidio i cui moventi erano, secondo l'accusa, due: l’odio verso gli anziani con cui la donna lavorava ogni giorno al Fatebenefratelli di Venezia, e gli screzi continui con la Pamio, dovuto sia alle foglie delle piante che cadevano sul pianerottolo sia per il volume eccessivo della tv. L’infermiera è stata scarcerata oggi e inviata all’obbligo di dimora nel comune di Venezia.
Busetto condannata a 24 anni,
Al processo diceva «no xe vero»
Mercoledì 2 Marzo 2016
Ma per lei la vicenda potrebbe non essere conclusa: la Corte d'Assise sta comunque vagliando le prove che avevano portato alla condanna in primo grado per capire se sia in qualche modo coinvolta.