BELLUNO - Festività di controlli in provincia con decine di pattuglie in strada, nei rifugi, sul Piave e nelle principali località turistiche. Oggi, 5 aprile, a mezzogiorno, come spiegato dalla Questura erano a quota 13 le sanzioni elevate. Ma con la manifestazione “No paura day” sul Covid-19, che c’è stata nel pomeriggio in piazza dei Martiri siamo passati a oltre 50 contravvenzioni. Solo nell’evento che ha richiamato 400 persone (come da numeri stimati dalla Questura) sono state staccate 40 multe: il 10% dei partecipanti è stato multato, principalmente perché non indossava la mascherina o perché erano assembrati.
IL DISPOSITIVO
Come deciso dalla Prefettura, in questi giorni di Pasqua è stato rafforzato il dispositivo di controllo del territorio con pattuglie interforze di polizia di Stato, carabinieri, guardia di finanza, polizia locale. Massima attenzione è stata prestata, anche attraverso l’impiego di reparti alpinistici, alla prevenzione degli assembramenti e al rispetto delle disposizioni inerenti all’apertura degli esercizi commerciali e dei servizi di ristorazione. Il bilancio totale delle sanzioni e persone controllate sarà disponibile solo oggi. Ieri a mezzogiorno la Questura, che ha coordinato i controlli, era arrivata al dato di 330 persone controllate, 93 esercizi commerciali e 13 persone sanzionate. Tra i sanzionati anche un gruppo di ragazzi, alcuni anche minorenni, che era andato a prendere il sole sul Piave. Il lavoro si è svolto con 7 posti di blocco aggiuntivi alle normali pattuglie di controllo del territorio, solo della polizia di Stato. I carabinieri, con i militari dell’elinucleo hanno effettuato verifiche anche dall’alto con l’elicottero che ha sorvolato la provincia e in quota, con i carabinieri sciatori nei rifugi.
LA MANIFESTAZIONE
Ma nel pomeriggio il numero di persone controllate e sanzioni si è moltiplicato. La polizia di Stato con gli agenti della Digos hanno fatto filtraggio a “Porta Dante” controllando i numerosi partecipanti che arrivavano dal parcheggio Lambioi. Si erano spostati da casa appositamente per la manifestazione: era un giustificato motivo, come spiega una circolare del Ministero, quello di poter partecipare a manifestazioni fuori comune. L’evento è iniziato alle 16 in piazza dei Martiri, «piazza della libertà», han ricordato i manifestanti. Dal palco hanno esordito sottolineando che «non è una manifestazione anti-covid, negazionista no vax». «C’è gente che ha paura, esiste il virus», hanno proseguito invitando i partecipanti al rispetto delle regole e indossare la mascherina. «Mi hanno ricordato in questura la nostra libertà inizia dove termina quella degli altri - ha proseguito una degli organizzatori -, ma anche la mia libertà comincia quando finisce quella degli altri». Ha parlato poi Manuela Zorzi, sociologa di «paura che può diventare terrore e strumento di controllo sociale, ipnosi di massa e della teoria del controllo sociale».
Poi l’avvocato Andrea Colle, che ha curato il ricorso degli Oss che rifiutavano il vaccino: «Il 50% non era convinto -ha detto -ma gli operatori hanno uno stipendio basso e problemi economici, mutuo eccetera come tutti, e tanti hanno declinato il ricorso, a seguito delle minacce ricevute di essere mandati fuori dal posto di lavoro». Infine ha parlato il giornalista Matteo Gracis, che ha inveito contro la stampa e ricordato ancora che «non è un evento no vax, non è un evento no max, non è un evento di negazionisti o complottisti». Infine una bimba portata sul palco per dare la sua testimonianza: «Mi bullizzano a scuola perché non porto la mascherina sul naso, ma quando la indosso così mi fa male non mi fa respirare».