FELTRE - Attraverso il mondo dell'agricoltura, Giorgia, Gregor e Marta, tre ragazzi con sindrome di down, hanno potuto entrare nel mondo del lavoro, accrescendo quella che è la loro possibilità di inserirsi in un contesto sociale. Tutto ciò è stato possibile grazie al nuovo progetto "Seminiamo il lavoro coltivando il futuro", proposto dall'Aipd Belluno.
IL PROGETTO
Giorgia, Gregor e Marta sono tre giovani con sindrome di Down impegnati in un nuovo progetto dell'Associazione Italiana Persone con sindrome di Down, sezione della provincia di Belluno.
L'AZIENDA
L'orto si trova nello spazio offerto dall'Azienda Agricola San Giacomo di Anzù di Feltre. I tre protagonisti del progetto, assieme ad un gruppo più ampio di giovani con sindrome di down aspiranti lavoratori, saranno guidati dall'operatrice AIPD Sabrina Campigotto anche in un percorso formativo orientato alla comprensione del ruolo di lavoratore. L'idea del progetto su questo tema non è nuova, uno dei primi convegni di studio organizzati dall'AIPD Belluno risale ai primi anni '90, e "Seminiamo il lavoro" prosegue nella ricerca di occupazione lavorativa ed integrazione sociale per giovani adulti con sindrome di Down.
I NUMERI
Nel complesso questo progetto vedrà coinvolti 15 giovani adulti con sindrome di Down: iniziato a gennaio 2023 nella sua fase organizzativa, dai primi giorni di maggio ha visto concretizzarsi la pratica dell'orticoltura presso l'Orto Sociale dell'Azienda Agricola San Giacomo, dove Giorgia, Gregor e Marta si ritrovano per due mattine la settimana. Continueranno per tutta l'estate fino al mese di ottobre. Il lavoro ha la supervisione della volontaria Vania Candeago, dell'Azienda agricola Paissa di Castion, e che pone la sua competenza come preziosa guida per l'operatrice Claudia Errandi, referente AIPD per il progetto di orticoltura.
NON SOLO SEMINA E RACCOLTA
Alla semina e raccolta di prodotti coltivati seguirà un'attività di trasformazione dei prodotti stessi, attività che coinvolgerà un gruppo più ampio di giovani con sindrome di down fino al mese di dicembre 2023. Lungo tutto il corso del progetto l'associazione ha in programma anche occasioni di collaborazione con altre realtà del territorio, pubbliche e private, in un'ottica di crescita reciproca. L'iniziativa descritta è finanziata con i fondi dell'OPM della Chiesa Valdese.