Rinasce la storica osteria La Colombina, tra i boschi di Feltre il menù Himalayano va a braccetto con la porchetta di Valdobbiadene

Venerdì 11 Marzo 2022 di Eleonora Scarton
Rinasce la storica osteria La Colombina a Feltre

FELTRE - L'osteria Colombina torna a vivere. Da qualche settimana, Gianantonio Candiani ha riaperto le porte dello storico locale di Canal a Feltre pronto per offrire ai feltrini ed ai turisti una cucina locale, facendo però anche sperimentare piatti nuovi frutto delle esperienze vissute all'estero.

Aprire un locale così, in un luogo che non è Treviso, Padova o Venezia è certamente una sfida, ma Gianantonio è carico e sicuro delle potenzialità dell'area e della cucina. Quello che tiene molto a sottolineare è che vuole che rimanga intatto lo spirito dell'osteria. E quindi, oltre ai piatti della cucina, ci sarà sempre spazio per il caffè, la birra, lo spritz ed anche panini per un pasto veloce. Ma partiamo dall'inizio.


Qual è la tua esperienza?
«Ho iniziato a fare questo mestiere a 17 anni, al Tocai di Treviso. Ho fatto la gavetta, lavorando sia in cucina che in sala come cameriere. Nel frattempo mi sono laureato in lettere e in antropologia e ho fatto anche un master a Roma. Poi la svolta. Undici anni fa ho deciso di andare in Nepal, dove avevo una scuola mia con parecchi studenti che la frequentavano. Avevo messo in piedi anche degli scambi culturali tra l'università di Padova e questa scuola, che aveva sede a Kathmandu. Un'esperienza che andava molto bene poi, per motivi politici, ho dovuto chiuderla. Ho comunque deciso di rimanere in Nepal e ho fondato una piccola azienda di pasta fatta in casa, che poi vendevamo in una specie di mercato, per lo più ad espatriati e nepalesi di classe medio/alta che volevano scoprire la diversità delle cucine. Un periodo molto proficuo».


Il primo ristorante?
«La gente me lo chiedeva, ed infatti ho trovato un luogo adeguato, sempre lì a Kathmandu, che ho trasformato in un'osteria. Un'attività in crescita in quanto poi ci siamo allargati, aprendo delle stanze e una grande terrazza; avevo tanti dipendenti. La voglia di rimanere lì c'era, ma non le condizioni. Prima il forte terremoto e una forte crisi economica, poi il Covid».


Dopo le difficoltà qual è stata quindi la decisione?
«Mia moglie ed io abbiamo deciso di tornare in Italia e precisamente a Feltre, dove abbiamo rilevato l'osteria Colombina, un locale storico della città».


Come mai la decisione di rilevare proprio questa attività?
«Questo è un luogo che mi ha sempre affascinato ed è da sempre di famiglia. È stato per 25 anni di proprietà di mia sorella Fabrizia, detta Biba. Fin da ragazzino questo posto mi faceva stare bene. È molto bello in estate. E poi dà la possibilità ad una famiglia (Gianantonio ha anche due figli ndr) di avere casa e bottega sotto lo stesso tetto. Certamente non siamo in centro a Treviso, Venezia o Bologna, per cui siamo consapevoli che bisognerà attrarre i clienti, ma siamo convinti che si possa fare».


Qual è la vostra proposta?
«In Nepal ho proposto una cucina genuina italiana. Qui voglio fondere i gusti del Nepal con i prodotti locali. Abbiamo quindi un menù Himalayano in cui fondo i gusti. Un esempio? Uno spezzatino di maiale con riso basmati con dei sapori indiani e nepalesi. A fianco di questo abbiamo poi il menù km30, con la porchetta di Valdobbiadene, il salame fatto qui, il vino che arriva al massimo dall'Alto Adige. Cerchiamo insomma di essere il più locali possibili, portando però una punta di innovazione. Un menù che cambia molto spesso, a seconda della stagionalità e di quello che si trova al mercato».


Siete già aperti?
«Sì, il locale è già aperto. Adesso a pranzo (escluso il lunedì e il martedì) e tutte le sere. Sabato e domenica tutto il giorno. Poi nel periodo estivo saremo aperti tutti i giorni tutto il giorno, tranne il lunedì che sarà il giorno di chiusura».

Ultimo aggiornamento: 12:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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