Servizi agli anziani: tariffe più care per fermare la fuga del personale "sottopagato"

Martedì 5 Luglio 2022 di Lauredana Marsiglia
La casa di riposo di Limana

LIMANA - Aumenta tutto e aumentano anche le tariffe per i servizi agli anziani del Comune di Limana, dalla gestione in casa di riposo ai servizi domiciliari. Una mossa al rialzo più consistente rispetto agli anni passati, ma che, come spiega il sindaco Milena De Zanet, si allinea alle case di riposo vicine, ovvero di Borgo Valbelluna che erano già più alte. Ad incidere non solo le bollette dell’energia, ma anche la scelta strategica di rendere più pesante la busta paga degli Operatori socio-sanitari (Oss) andando addirittura sopra il Contratto nazionale di lavoro.
«In questo modo - spiega il sindaco - abbiamo cercato di fermare la fuga di queste figure verso l’Ulss dove gli stipendi sono più alti. È stata una mossa necessaria per continuare a garantire il servizio. Di certo non vogliamo fare cassa sugli anziani, ma non avevamo scelta per una serie di ragioni legate anche all’aumento delle materie prime e anche per la gestione del Covid. Purtroppo ad ottobre scadrà anche il nostro contratto del gas e anche qui bisognerà vedere cosa succederà».


La De Zanet spiega che l’aumento di quest’anno è stato più consistente degli ultimi due anni, mentre precedentemente le rette erano rimaste ferme grazie a dei benefici fiscali che contenevano gli aumenti, scaduti giusto due anni fa. L’aumento delle varie tariffe per la residenzialità si attesta sui 2,50 euro al giorno pro capite che, moltiplicati per 365 giorni l’anno, fanno 912 euro, mentre per il Centro diurno ci ferma a 2 euro. Il provvedimento è stato adottato con delibera n. 80 del 29 giugno scorso, con voto unanime della giunta ed è entrato in vigore dal primo luglio.
La proposta di nuove tariffe era stata avanzata dalla società di gestione, la “Limana Servizi srl”, interamente partecipata dal Comune, di fronte all’impossibilità di garantire l’equilibrio di bilancio.

Una mossa che farà storcere il naso alle famiglie, a loro volta alle prese con gli stessi problemi di spesa con le entrate fanno sempre più fatica a coprire le uscite.


La retta giornaliera per gli autosufficienti, come indicato nel prospetto del Centro Servizi all’Anziano “Ing. C. Testolini”, passa da 44 a 46,50 euro se residenti a Limana mentre per i non residenti si sale da 51 a 53,50. Per tutti i servizi l’aumento si attesta sui 2,50 euro, salvo per il centro diurno che vede un incremento di 2 euro nelle sue varie articolazioni.
«La determinazione di costi di ciascun servizio va fatta con riferimento alle previsione dell’anno di competenza - spiega la delibera - includendo tutte le spese per il personale, anche con orari parziali, compresi gli oneri riflessi, i costi per l’acquisto di beni di consumo, di servizi e spese per trasferimenti». Insomma, una partita doppia tra entrate e uscite che deve restare in equilibrio.
Contro il provvedimento, ricorda la giunta De Zanet, è possibile presentare ricorso giurisdizionale al Tar del Veneto, entro i 60 giorni dalla data di notificazione del provvedimento, oppure ricorso straordinario al Presidente della Repubblica per motivi di legittimità, nel termine di 120 giorni sempre dalla data di notificazione.
«Al momento - conclude il sindaco - non abbiamo ancora ricevuto proteste, ma me le aspetto non appena riceveranno le bollette».
 

Ultimo aggiornamento: 6 Luglio, 08:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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