Siglato il piano italo-algerino da 90 milioni di euro per "rivoltare" il Nevegàl

Venerdì 4 Agosto 2023 di Simone Tramontin
La firma dell'intesa

BELLUNO - Ci pensano gli algerini a fare quello che sul Nevegàl non è stato fatto in tanti anni. Con la società Nevegàl 365 investiranno 90 milioni di euro per fare due seggiovie, alberghi a quattro stelle, campi da golf e un vero centro abitato con tutti i serivizi.

Queste le intezioni annunciate ieri durante la firma dell'intesa con il Comune capoluogo.

Loro sono persone reali, in carne e ossa. Dopo mesi passati oscillando tra l’ironia di alcuni (giocata a suon di cammelli e sfottò vari) e il dubbio di trovarsi di fronte alla classica sparata, peraltro stavolta piuttosto alta, di diversi altri, per i molti dubbiosi è arrivato il tempo di alzare bandiera bianca e ricredersi. È naturalmente presto per sapere davvero tutto e, d’altronde, non tutto è stato ancora raccontato. Ma i dettagli essenziali ci sono, a partire dal fatto che due persone ci stanno mettendo pubblicamente la faccia.  Almeno tra due o tre anni: questi i tempi che si sono dati gli imprenditori per rifare impianti e alberghi. Gli imprenditori, appunto. Amministratore unico della società “Nevegal 365 srl” è Kamel Layachi, algerino di nascita ma residente in Veneto da parecchi anni, imam, già responsabile della comunità islamica del Triveneto. Si presenta con estrema cordialità nel corso della conferenza stampa, facendo il punto su di sé e sulle sue idee. «Sono nato in Algeria ma di adozione sono Veneto: in Italia da 33 anni, da 27 vivo a Pederobba -la presentazione-. Sono un imprenditore: ho due società in Algeria, con soci italiani e veneti, una nel settore agropastorale mentre l’altra è una società d’affari. Ho sempre avuto interesse per la piccola e media impresa e ho sempre chiesto all’amico Ivano Viel se ci fossero margini per una collaborazione.

Da cosa nasce cosa. E siamo arrivati a parlare di Nevegal». Il Nevegal non si presenta, almeno sulla carta, come il luogo più attrattivo del mondo, parlando di affari e i trent’anni post-universiadi lo dicono chiaramente. «Negli anni ho avuto modo di scoprire la bellezza di questo territorio: mi sono innamorato della provincia e di questa città. Assieme a Viel abbiamo discusso, in varie occasioni, su cosa potessimo fare per valorizzare il territorio; così, ci siamo mossi per dialogare con diversi investitori stranieri e li abbiamo convinti a venire qui a investire. E Nevegal 365 sarà solo l’inizio di una intensa collaborazione: il nostro scopo è portare altri investimenti a Belluno e nel Veneto». Puntare in alto: «Vogliamo creare servizi di alta qualità. Se non c’è ricettività di un certo livello, il progetto non può avere lo slancio che serve. È comunque un progetto che ha radici territoriali, che vuole offrire servizi di ottima qualità per i cittadini; ma che ha uno sguardo, un respiro internazionale: vogliamo coinvolgere turisti che vengano non solo dalla regione, ma da anche da fuori. E l’obiettivo è di allargarci a considerare i paesi del Golfo, dell’Asia e del sud del Mediterraneo».

L’anima bellunese della società è rappresentata da Ivano Viel. «Un po’ di storia: sono stato tirato in questo “trappolone” dall’assessore Franco Roccon – scherza, esordendo, Viel - che mi ha coinvolto dicendomi se era possibile fare qualcosa, magari investendo un milione. È stato abile: ha cominciato a dirmi che si sarebbero potute fare molte cose. Ecco, alla fine, ho consumato pieni di benzina, 40 voli aerei per andare in Svizzera, in Lussemburgo e in altre parti d’Europa per trovare chi ci potesse aiutare».

Ma Belluno, da sola, non bastava. «Per avere i finanziamenti abbiamo “venduto” il Veneto, spiegando cosa un turista possa vedere, venendo in Nevegal; un escamotage che ci ha “salvato la vita”: far tirar fuori tutti questi soldi agli investitori parlando solo di Belluno era dura. Abbiamo allargato il bacino dei turisti a 3 milioni di persone, collegando il Nevegal a tutto il Veneto». L’agenda della società si integra con quella del comune. Laddove mancano alcuni servizi, saranno implementati. Intanto si parte dal laghetto artificiale: «Investiremo 5 milioni: dal laghetto che sarà costruito creeremo l’adduzione per portare l’acqua alle piste», afferma Viel. E, in merito agli impianti, la seconda azione in vista dell’inverno, a gestirli sarà la società che il comune ha appena individuato tramite la recente gara.

Ultimo aggiornamento: 18:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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