Il delitto Caruso, la vittima quella sera scrisse a un amico: «L’amore mio stasera lo affogo nel laghetto»

Domenica 21 Aprile 2024 di Marco Aldighieri
Valentina Boscaro

PADOVA -  Valentina Boscaro, la mamma di 32 anni in carcere per omicidio, il 30 maggio sarà davanti ai giudici della Corte d’Assise d’Appello per tentare una nuova difesa. Nell’occasione sarà affiancata dai legali Alberto Berardi e Renzo Fogliata. Valentina, dietro alle sbarre di una cella del carcere di Montorio Veronese, lo scorso 18 di ottobre, è stata condannata a 24 anni di reclusione per avere tolto la vita al suo compagno Mattia Caruso con una coltella al cuore. I due avvocati hanno prodotto un ricorso, molto dettagliato, di una ottantina di pagine, dove sono stati riportati i messaggini Whatsapp, dal tono intimidatorio, spediti da Caruso all’imputata, e una decina di scatti dove la giovane mamma mostra una serie di ematomi su tutto il corpo.


LA MINACCIA DI MORTE 
La sera del delitto, mentre Mattia e Valentina in auto si stavano dirigendo verso il locale Laghi di Sant’Antonio a Montegrotto, Caruso a un amico ha trasmesso questo messaggio vocale “...Secondo te non è perfetto per affogarla stasera? L’affogo io nel laghetto fra...è tutta la scusa di portarla a ballare fra...la voglio affogare l’amore mio...gli faccio assaggiare il centro del laghetto...”.


LE CONFESSIONI 
Nell’atto di impugnazione è stata riportata anche una chat telefonica tra Mattia e sua mamma Rosa. È uno scambio di messaggi del 25 settembre del 2021, giusto un anno dopo Caruso è stato accoltellato a morte. Nell’occasione Mattia, in netto contrasto con il fratello di Valentina, ha scritto alla madre questa frase “Poi fra suo è contro la violenza sulle donne e l’ho massacrata”. La mamma ha risposto così “Queste sono altre cose e devi vergognarti non andarne fiero”. 
Lo stesso giorno Mattia ha scambiato una serie di messaggini in chat anche con il fratello Rosario “...Fra l’ho pestata dopo la terza non si alzava più...le ho fatto l’occhiolino viola...”.

E il fratello gli ha scritto “...Non si fanno queste cose devi essere un uomo...”. 


IL PESTAGGIO
Valentina agli inquirenti ha sempre raccontato di quel 3 luglio del 2022 a Pellestrina, quando Caruso di forza l’ha afferrata per sbatterla con violenza sulla sabbia. Il tutto seguito dalla minaccia “...Perchè sennò di prendo la testa, la metto sott’acqua e ti ammazzo”. Per la difesa il racconto della mamma è vero perchè corroborato da una chat telefonica tra i due, alle 3 di notte del 4 luglio. 
Valentina gli ha ricordato di avere una costola incrinata, di non riuscire a sdraiarsi e di avere ricevuto un pugno faccia. E Caruso le ha risposto: “Amore ma è la botta, amo arrivo”.


LA GRAVIDANZA
Ancora per la difesa corrisponde al vero che nel febbraio del 2021 Valentina Boscaro era incinta. Agli inquirenti la mamma aveva dichiarato “...Lui mi immobilizzava durante i rapporti...lui voleva fare un figlio, cioè mi immobilizzava e faceva quello che lui voleva...”. 
Una testimonianza rafforzata da una serie di messaggi telefonici dell’imputata a Caruso, del 17 aprile 2021. “Perchè sei arrabbiato con me e pensi di punirmi ingravidandomi. Ma l’unico che ci soffre e rimette sei tu, perchè io un marito e un padre che cerca di farmi mangiare una tartaruga morta, che mi cerca di spegnere la sigaretta addosso non lo vorrò mai a costo di abortire di nuovo”.


LA STRATEGIA
I legali di Valentina, in prima battuta, cercheranno di fare passare la tesi della legittima difesa. Motivo, è lecito respingere la violenza con la violenza. E quella sera dell’omicidio, Caruso prima aveva minacciato l’imputata di affogarla nel laghetto e poi, come descritto da un paio di testimoni, si era messo alla guida della Mercedes di proprietà della Boscaro schizzando dal posteggio del locale a tutta velocità. Valentina, seduta sul posto del passeggero, gli avrebbe urlato di fermarsi perchè terrorizzata di essere coinvolta in un incidente. 
Poi lo ha ucciso con una coltellata al cuore. Inoltre nei mesi precedenti, ancora per la difesa, la mamma era stata più volte picchiata da Caruso, come accerterebbero i suoi messaggi alla madre e al fratello. In seconda battuta i due legali proveranno la strada dell’omicidio preterintenzionale. E del resto la loro assistita ha sempre dichiarato «Non volevo ucciderlo».
 

Ultimo aggiornamento: 22 Aprile, 12:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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