PADOVA - «Sono emozionata e felice». Le parole di Alice sono quelle pronunciate da ogni donna pochi giorni dopo la nascita di un figlio. Nel suo sguardo e nel suo tono di voce, però, c'è anche molto altro. C'è il sollievo dopo il polverone politico delle ultime settimane.
C'è la consapevolezza che «ci sarà ancora da lottare per i diritti delle famiglie omosessuali». Alice ha appena partorito un bimbo registrato lunedì all'ufficio anagrafe con due mamme. Nel Comune di Padova è il trentatreesimo caso dal 2017 ad oggi ed è il primo dopo l'esplosione della polemica a livello nazionale. «Noi andiamo avanti come abbiamo sempre fatto», aveva annunciato due settimane fa il sindaco Sergio Giordani al prefetto Raffaele Grassi.
Unioni civili, famiglie arcobaleno e figli
Alice, padovana di quarant'anni, lavora nell'ambito della progettazione europea. Da cinque anni sta assieme ad una donna irlandese, Bróna. A maggio si è legata formalmente a lei con un'unione civile celebrata proprio a Padova e la scorsa settimana ha partorito dopo cinque difficoltosi tentativi per rimanere incinta. Si era rivolta a delle cliniche private prima in Spagna e poi in Grecia, perché in Italia non è possibile ricorrere alla procreazione assistita.
«Questo figlio - racconta Alice tenendo finalmente il suo bimbo in braccio - è davvero pensato e voluto con tutto il cuore. Le coppie come noi si spendono a livello emotivo e finanziario. È un vero investimento di vita e di denaro».
Oggi Alice prova sollievo perché nelle scorse settimane, dopo la circolare del prefetto di Milano e lo stop del sindaco Sala, aveva temuto di non poter più registrare il figlio con la doppia madre. Una condizione fondamentale per far sì che sua moglie avesse gli stessi diritti nei confronti dei piccolo. «Aspettiamo trenta giorni per capire se la Procura farà accesso agli atti o chiederà informazioni - continua Alice -, intanto ringraziamo l'équipe di ostetricia e ginecologia e del nido dell'ospedale di Padova, il Comune, il sindaco e l'ufficio anagrafe. Sono stati gentilissimi in un momento così bello e importante».
Come registrare il figlio all'Anagrafe
Il Comune di Padova registra i figli con doppia mamma (una delle due è sempre madre biologica) mentre non registra quelli con doppio padre. «C'era un vuoto normativo e noi abbiamo dato l'interpretazione che ci pare più giusta rispettando la legge e i diritti» aveva spiegato nei giorni scorsi l'assessora all'anagrafe Francesca Benciolini. Quindici giorni fa, dopo il vertice con il sindaco, la Prefettura aveva annunciato che avrebbe informato di questa posizione l'autorità giudiziaria, «affinché possa valutare l'eventuale esercizio, in sede civile, dell'azione di rettifica degli atti così formati». La Procura ha fatto sapere che gli atti dell'anagrafe saranno valutati nel caso in cui arriveranno esposti, intanto Padova continua su questa linea. Oggi in città c'è un altro neonato con due mamme.