PADOVA - La Procura della repubblica di Padova ha escluso l'aggravante di matrice omofoba all'aggressione del 18 settembre scorso in cui sono rimasti feriti tre ragazzi, due dei quali omosessuali. I carabinieri hanno individuato cinque aggressori, tra cui una donna, e li hanno denunciati per lesioni personali aggravate in concorso.
A motivare il pestaggio, secondo gli investigatori, ci sono senza dubbio motivi futili ma a spingere i cinque denunciati non sarebbe stato, come era parso inizialmente, l'odio nei confronti degli omosessuali. I cinque, individuati con le telecamere di sorveglianza e grazie anche a testimonianze, hanno tutti tra 20 e 25 anni, più un uomo di 54 anni con alle spalle una denuncia per maltrattamenti. Agli archivi delle forze dell'ordine non risulta che i cinque facciano parte di gruppi politicamente schierati.
La notte del 18 settembre scorso i due fidanzati gay, Mattias Zouta, 26 anni, piazzaiolo e Marlon Landolfo, 21 anni, studente universitario, erano stati aggrediti davanti al Municipio fino poi in piazza delle Erbe. I due ragazzi erano stati avvicinati da una compagnia di coetanei che stava transitando, a piedi, vicino a loro.
L’attività dei militari della stazione procedente si era subito avviata con l’assunzione di informazioni da parte dei testimoni dell’episodio di violenza, acquisendo anche i filmati delle telecamere di videosorveglianza che avevano ripreso l’accaduto.
Al termine delle investigazioni, coordinate dal Sost. Procuratore Sergio Dini, sono stati individuati gli autori dell’aggressione: D.M., nata nel 1998, residente a Padova; M.L., nato nel 1966, residente a Montegrotto Terme (PD); C.A., nato in Moldavia nel 1977, residente a Selvazzano Dentro (PD); S.M., nato nel 1999, residente a Padova; B.M., nato nel 1997, residente a Rubano (PD).