Padova. Allagato il liceo Marchesi, il preside manda a casa gli studenti

Protestano invece gli studenti dello Scalcerle di via Cave perché il preside non ha ritenuto di chiudere la scuola

Venerdì 17 Maggio 2024 di Luisa Morbiato
Studenti

PADOVA - Il maltempo dell'altra notte ha messo in difficoltà diverse scuole di Padova e provincia. Negli istituti superiori a patire problemi a causa delle piogge torrenziali, che hanno provocato infiltrazioni, sono stati in particolare i laboratori dell'Ipsia Bernardi e parte di quelli dell'adiacente tecnico Marconi di via Manzoni. Stessa sorte toccata ad alcuni locali del liceo Galilei di Caselle di Selvazzano. Lezioni sospese al liceo Marchesi di via Palestro: l'acqua ha invaso l'accesso, il cortile e il piano terra dell'istituto e gli studenti sono stati rimandati a casa.

Scuole allagate, strade impraticabili

«Negli istituti superiori che dipendono dalla Provincia non abbiamo registrato gravi danni - ha spiegato il vicepresidente e consigliere delegato all'Edilizia Scolastica Luigi Bisato - i problemi rilevati al Bernardi e al Marconi si sono manifestati anche al Boaga di Cadoneghe dove, oltre a delle infiltrazioni, si è allagata la palestra, anche se con solo qualche centimetro d'acqua, che poi è stata prontamente asciugata. A Monselice l'acqua ha reso impraticabile l'auditorium del Cattaneo, che ci risulta però chiuso con ordinanza sindacale come la scuola superiore di Montagnana - prosegue il vicepresidente - Gli edifici della provincia in definitiva hanno retto bene all'urto del maltempo, restano alcuni punti critici sui quali era già previsto di intervenire e i fondi saranno stanziati nella prossima variazione di Bilancio. Gli interventi di ristrutturazione, manutenzione ordinaria e straordinaria effettuati negli ultimi anni si sono dimostrati adeguati». Protestano invece gli studenti dello Scalcerle di via Cave perché il preside non ha ritenuto di chiudere la scuola e sottolineano in una nota: «Ci ha costretti a entrare nonostante la via laterale che porta all'ingresso, via Cave, la rotonda con via dei Colli e le strade adiacenti fossero impraticabili considerata l'altezza dell'acqua che le allagava.

Chi non è arrivato a scuola dovrà giustificare l'assenza - chiudono gli studenti - questione che non troviamo corretta». Diversi ragazzi per raggiungere la scuola hanno dovuto camminare sul muretto di recinzione aggrappandosi alla ringhiera. «Lo Scalcerle non ha subito infiltrazioni o allagamenti - ha osservato Bisato - il problema era la viabilità, diversi genitori infatti non hanno potuto raggiungere l'istituto».

Giardini delle scuole allagati

Situazione sotto controllo anche per le scuole comunali, dagli asili nido fino alle scuole medie, come ha affermato l'assessore comunale Cristina Piva, tranne per sparuti casi. Sempre in zona Brusegana, la via Santi Fabiano e Sebastiano si è trasformata in un fiumiciattolo. E ieri mattina l'assessore ha visitato la scuola del quartiere: «L'allagamento della zona ha completamente impedito l'utilizzo del portone principale della "Arcobaleno" che dà sulla via Santi Fabiano e Sebastiano, i ragazzi sono potuti accedere alla scuola utilizzando l'ingresso sul retro dell'edificio - ha raccontato Piva - Si è allagato invece il piano terra della scuola per l'infanzia Fornasari di via Gradenigo, le insegnanti hanno portato tutti i bambini al piano superiore tenendoli al sicuro. Sempre alla Fornasari sono stati segnalati anche problemi ai servizi igienici. Dai bagni infatti risaliva acqua che si aggiungeva a quella esterna anche se, fortunatamente, si trattava di acqua bianca».
«Qualche defezione si è registrata in diverse scuole ma dovuta all'impraticabilità delle strade allagate. Infine allagamenti si sono registrati invece in quasi tutti i giardini delle scuole comunali, una situazione a macchia di leopardo che ha coinvolto tutta la città - ha proseguito l'assessore - in via prudenziale inoltre per l'emergenza maltempo che era prevista per il pomeriggio di ieri, abbiamo deciso di chiudere tutte le scuole dell'infanzia alle 16, eliminando quindi il tempo prolungato, e avvisando tutti i genitori». L'allerta è alta. «La situazione è costantemente monitorata - ha concluso Piva - e siamo pronti ad intervenire in caso se ne presenti la necessità». 

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