La missione di Rosetta? «Non è
una cometa ma la caccia a un ufo»

Domenica 5 Ottobre 2014 di Alberto Beggiolini
La sonda Rosetta e la cometa
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PADOVA - La cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko mostra segni di "risveglio" e "irrequietezza". Un’iperattività probabilmente collegata all’avvicinamento al Sole. Lo rivelano le ultime foto inviate dalla sonda Rosetta (con gli "occhi", gli obiettivi, creati a Padova), che ha raggiunto la “sua” cometa ad agosto (si trova a circa 20 chilometri di distanza), dopo un inseguimento durato dieci anni (la cometa viaggia a 50 mila chilometri orari).



«Nelle foto è evidente la spettacolare attività sulla 67P/C-G - affermano gli scienziati dell’European Space Agency (ESA) -. Si osserva il prodotto della sublimazione di ghiaccio e dell’emissione di gas dalla cometa, che lascia una scia di polveri nello spazio. Mentre la cometa si avvicina sempre più al Sole, la superficie diventa sempre più calda, ed il livello di attività aumenterà ancora, producendo una grande chioma attorno al nucleo, ed anche una coda».



Ma le spiegazioni scientifiche della superattività della cometa sembra non siano sufficienti a calmare la fantasia sulla missione spaziale più affascinante degli ultimi anni. Alcuni siti pseudo-scientifici, come ufosightingsdaily.com (rilanciati immediatamente dall’Huffington Post o dall’International Business Times) sostengono adesso che la cometa non sarebbe una cometa, ma un'enorme navicella aliena.

Ultimo aggiornamento: 17:58

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