PADOVA - Credeva di aver trovato l'amore della sua vita, invece la relazione, per una barista 46enne e per i suoi due figli, si era trasformata in un incubo. Insulti, minacce di morte e di dar fuoco al suo locale, botte e continue incursioni nel bar di cui la donna è titolare, che facevano scappare clienti e dipendenti.
L'INDAGINE
I poliziotti della sezione "fasce deboli" della Squadra Mobile hanno dato esecuzione all'ordinanza cautelare di divieto di avvicinamento emessa dal Gip, su richiesta del Pm Sergio Dini. Lo strazio era iniziato due anni fa quando il 47enne aveva iniziato a insultare la donna, anche in presenza di terze persone e all'interno del suo stesso bar, e a minacciarla si di morte che di incendiare il locale di cui la 46enne è titolare. L'uomo l'ha anche maltrattata strattonandola per i capelli e sputandole addosso. Di recente, poi, quando lei ha deciso di troncare la relazione, ha iniziato un continuo ed assillante invio di messaggi e telefonate.
LA SVOLTA
L'attività di indagine è scaturita dal racconto fatto dalla donna ai poliziotti a luglio: in seguito all'ennesimo litigio vicino a un'area di servizio in autostrada la 46enne aveva chiesto aiuto alla Polstrada. La donna aveva raccontato che il compagno, dopo averla costretta a scendere dall'auto, assieme ai suoi due figli minorenni, l'uomo è ripartito mentre lei era ancora all'interno del veicolo per raccogliere la borsetta, facendola cadere rovinosamente a terra e provocandole diverse escoriazioni da trascinamento. A riscontro del racconto reso dalla donna sono stati sentiti diversi testimoni, comprese alcune colleghe di lavoro della vittima, una delle quali aveva persino dato le dimissioni a causa del clima molto pesante creatosi da tempo all'interno del bar gestito dalla stessa, dove il 47enne si presentava aggredendola sia verbalmente che fisicamente. Una volta ha anche minacciato, di persona e per messaggio, un cliente del bar della sua ex compagna, accusandolo di essere il suo nuovo amante: «Se ti rivedo ti spacco le gambe». Dopo l'episodio di luglio, però, la 46enne ha deciso di non subìre più e ha denunciato. Ora arriva l'ordinanza cautelare a sua tutela.