SEQUALS - «Il tuo negozio e la tua vineria saranno bruciati come tutti gli amanti del nazismo». «La denazificazione sarà completata ad ogni costo». «Mio nonno Mikhail è morto a causa del fascismo, distruggete tutte le immagini del Duce». E una firma in cirillico, che tradotta risponderebbe al nome di tale Aleksei Zilin. Infine un messaggio: «Saluti dalla Russia». È con questo materiale in mano che ieri il ristoratore Ferdinando Polegato e il suo socio Andrea Lunardelli si sono presentati in Questura a Udine per sporgere querela di parte.
I messaggi minacciosi sono comparsi sulla pagina Facebook dell’Amaro del Duce, una linea di alcolici con raffigurazioni “nostalgiche” lanciata proprio dall’istrionico e contestato ristoratore di Sequals Polegato e dalla sua “spalla” Lunardelli.
I FATTI
Le frasi intimidatorie, secondo quanto riportato nel verbale di querela, si riferirebbero in particolare al 22 aprile scorso.
IL TIMORE
«Alcune persone - hanno spiegato i due soci che hanno presentato la querela - mi hanno detto che sarebbero venute in ditta per distruggere tutte le bottiglie oppure per mettere in atto lo stesso intento nei negozi che vendono i nostri prodotti al dettaglio. Altre persone hanno detto che mi avrebbero mandato qualcuno per farmela pagare. Altri ancora si sono augurati la mia morte in maniera generica». Il caso è ora nelle mani degli agenti della Digos del capoluogo friulano. Intanto la pagina social che fa riferimento all’Amaro del Duce, cioè al prodotto venduto da Polegato e Lunardelli è stata oscurata per ragioni di sicurezza.