SACILE - È scattata puntuale alle 14, sabato 26 marzo, l’operazione di controllo straordinario dell’area del Luna Park promessa e messa in atto dal Comando Compagnia dei carabinieri di Sacile, dopo la rissa andata in scena proprio vicino alle giostre sabato scorso e costata il naso rotto da un ragazzo di 17 anni di Francenigo. Un’ora prima che aprissero le giostre sono arrivate al parco dei divertimenti tre auto dell’Arma, un totale di sette pattiglie guidate dal comandante di Compagnia, capitano Danilo Passi. Una ha presidiato la stazione ferroviaria, in considerazione del fatto che il branco sette giorni fa era arrivato in riva alla Livenza proprio in treno. A un’altra pattuglia è toccato il controllo di parchi e aree verdi della cittadina, in particolare il Tallon e l’Ortazza. Sono stati identificati circa 70 giovani, di cui due (uno minorenne) sono stati segnalati alla Prefettura per uso di hascisc.
IL PRESIDIO
Non sono mancati i controlli stradali, proprio a un passo dal PalaMicheletto.
SEQUESTRI DI DROGA
Il giovane ha cercato di liberarsi di un sacchettino gettandolo nell’erba prima di essere fermato, ma non aveva fatto i conti con la presenza di un’unità cinofila che ha annusato e trovato la droga senza troppi problemi. Un secondo giovane è caduto nella rete dei controlli poco dopo. Il cane antidroga è stato “un prestito”, in arrivo dalla Polizia locale Veneto Orientale, più precisamente da San Michele al Tagliamento. Oltre ai militari dell’Arma poi, a presidiare l’area era presente anche una pattuglia della Polizia locale sacilese giunta intorno alle 15. Un dispiegamento di uomini non indifferente, che ha tenuto lontani o calmi gli animi più agitati girando discretamente tra le varie attrazioni del parco divertimenti.
IL TIMORE DI RITORSIONI
Nelle ore clou del pomeriggio, dalle 16.30 in poi, erano presenti 5 auto dei Carabinieri e le due della Locale. «Lo scopo del controllo straordinario - ha spiegato il Capitano Passi - È prevenire il ripetersi di situazioni come quella di sabato scorso». Anche perché non era affatto scontato che i protagonisti della rissa di sette giorni fa non intendessero mettere in atto un secondo round, a continuare una specie di faida giovanile fatta di conti che i più violenti vogliono chiudere. Quelli di Conegliano? Definirli di Conegliano non è corretto - precisano i carabinieri - si tratta in realtà di soggetti che arrivano da più paesi, magari a Conegliano ci vanno solo a scuola.
IL LUNA PARK
Fino al calar del sole le uniche grida che si sono sentite, per fortuna, sono state quelle legate allo Star Fighter, gigantesca pala rotante con alle due estremità 12 coraggiosi a turno, più ragazze che ragazzi, pronti a farsi frollare e a compiere il giro della morte a 30 metri d’altezza. Non tutti sorridono, non prima di aver rimesso piedi a terra almeno. Senza dubbio le ragazze di oggi sono diverse dalla generazione che le ha precedute, come conferma una 13enne al tirapugni, con una castagna che sfiora i 700 punti, mentre il coetaneo non ne fa che duecento in più. Non manca l’ingenuità, l’età è quella giusta. Passa un ragazzo che ad occhio e croce avrà 13 o 14 anni, lo smartphone e una banconota da 50 euro in bella vista tra le mani. Sembra riflettere sul come spenderli, ma ne ha abbastanza da passare tutte le giostre anche più di una volta.