PORDENONE - Ci si aspettava la chiusura magari di una o due strade, nello specifico quelle più vicine al teatro Verdi, che ospiterà il primo dei secondi incontri che vedranno protagonista a Pordenone la premier Giorgia Meloni. Invece l'8 marzo la città risulterà almeno per qualche ora parzialmente paralizzata. A "saltare" saranno parcheggi, strade centrali e anche alcuni multipiano che servono il centro storico. In ballo, infatti, non c'è solamente il tema della sicurezza che dovrà essere garantita alla presidente del Consiglio, ma anche tutta una serie di servizi accessori.
Pordenone paralizzata per l'arrivo di Giorgia Meloni
Ieri il Comune ha emesso l'ordinanza che dovrà disciplinare la circolazione stradale e la conformazione dei parcheggi per tutta la durata della visita del presidente del Consiglio Giorgia Meloni a Pordenone. Il capoluogo della Destra Tagliamento non è Trieste. In riva all'Adriatico gli spazi sono molto più ampi e ci si può permettere una visita senza particolari condizionamenti per la città. A Pordenone è un discorso nettamente diverso e infatti l'ordinanza è particolarmente corposa. Si parte dalla disciplina dei parcheggi, che verosimilmente sarà quella più impattante per la città. Dalle 12 alle 18, infatti, scatterà il divieto di sosta con rimozione nel parcheggio in struttura multipiano denominato "Rivierasca e Tribunale" con accesso da via Riviera del Pordenone e piazza Giustiniano, con contestuale riserva della sosta per numero 200 veicoli che esibiscono o espongono il pass parcheggio P2.