PORDENONE - Il cane di Gianpietro Zin, il campione di deltaplano morto lo scorso 13 agosto mentre teneva una lezione di volo in Alta Savoia, è precipitato dall’imponente falesia di Saint Hilaire du Touvet, il luogo dove Piero, come tutti chiamavano il quarantanovenne pordenonese, voleva che le sue ceneri fossero disperse. Il cagnolino, un bastardino di tre anni che si chiama Pippo, è caduto per 400 metri. È successo il 20 agosto, quando Alfeo Zin, la moglie e la compagna del figlio, Helène Toyer, assieme al cane sono saliti in cima alla falesia per disperdere le ceneri di Piero. Padre e figlio, entrambi amanti del volo, quando hanno iniziato a volare avevano messo in conto anche l’evetualità di un tragico incidente.
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