PORDENONE - Mesi di molestie, di campanelli suonati ad ogni ora, telefonate e messaggi sgraditi su WhatsApp nel tentativo di riallacciare una relazione amorosa che si era ormai conclusa lo scorso novembre. Il canovaccio è sempre lo stesso: lui che non si rassegna, lei che continua inutilmente a respingerlo. Sabato mattina, all'ennesimo tentativo di contatto, la donna ha chiamato la Polizia di Stato. Lui, nonostante la presenza dei poliziotti, ha continuato a scampanellare. Aveva già ricevuto un ammonimento da parte del questore di Pordenone. Un provvedimento che, dopo il ritrovamento di una tanica di benzina e tre accendini nell'automobile dell'uomo, ha fatto scattare da parte della Squadra Volante l'arresto per l'ipotesi di stalking.
L'ARRESTO
L'uomo ha 51 anni e abita in provincia di Pordenone (non indichiamo le generalità per tutelare la privacy della vittima). Non ha avuto manifestazioni di violenza nei confronti dell'ex fidanzata, ma quella tanica di benzina trovata in auto ha imposto agli inquirenti la massima attenzione. Non c'è alcuna evidenza che volesse utilizzarla contro la donna o contro la sua abitazione. La circostanza, visto il contesto di molestie che durano da mesi, è stata tuttavia tenuta in seria considerazione. La priorità era mettere in sicurezza la vittima e, a disposizione del sostituto procuratore Carmelo Barbaro, l'uomo è stato accompagnato nella casa circondariale di Pordenone. L'arresto è stato convalidato ieri mattina dal giudice per le indagini preliminari Rodolfo Piccin. Il 51enne, difeso dall'avvocato Andrea Cabibbo, in questa fase delle indagini si è avvalso della facoltà di non rispondere, ma ha comunque reso dichiarazioni spontanee in cui ha manifestato tutto il suo rammaricato e promesso che non disturberà più la donna.
LA MISURA CAUTELARE
È una situazione molto delicata.
LA QUERELA
Dopo l'episodio di sabato scorso, la donna si è decisa a presentare una querela in cui evidenzia gli atti persecutori subito negli ultimi cinque mesi, a parte dallo scorso autunno. Finora aveva sempre lasciato perdere, convinta che le segnalazioni al 112, le stesse che hanno originario l'ammonimento del questore, sarebbero state sufficienti. Ma non è andata così. L'uomo ha continuato a cercare contatti subissandola di telefonate e messaggi, a cui si aggiungono i tentativi di incontrarla, come è avvenuto sabato mattina.