PORDENONE - Non accettava la fine della loro relazione e la decisione della donna di stare con un altro uomo e per questo perseguitava la sua ex compagna minacciandola di morte.
Gli episodi di violenza
La notte dello scorso 21 febbraio gli agenti della Questura di Pordenone sono intervenuti presso una sala giochi di Pordenone poiché un uomo, in forte stato di agitazione, aveva minacciato di morte la sua ex compagna, che lavora nella sala giochi: «Vivi ancora due giorni e vedrai che ti farò fuori»; le parole che avrebbe proferito l'uomo alla donna; prima di allontanarsi poi l'uomo si è abbassato i pantaloni e a sfregio ha appoggiato il sedere sulla vetrata d'entrata del locale per poi sputare contro la vetrina in direzione della donna. Poco dopo, in preda alla rabbia, l'uomo ha raggiunto l'abitazione della donna, e dopo aver scavalcato la recinzione esterna e manomesso il filo della telecamera, ha tagliato una gomma dell'auto della donna parcheggiata nei pressi. Analogo episodio si è verificato appena quattro giorni dopo quando l'uomo ha raggiunto nuovamente la sala giochi e minacciato ancora di morte la donna; a due giorni di distanza un altro evento: dopo aver raggiunto nuovamente la sala giochi dapprima ha colpito la donna scagliandole contro una bottiglietta di fondotinta rinvenuta sul balcone, e poi utilizzando un chiodo appuntito ha graffiato l'autovettura dalla donna parcheggiata all'esterno del locale.
Già condananto per stalking
Una storia molto travagliata quella tra i due condita da insulti, minacce e offese e l'arrestato non è certo nuovo a violenze del genere tanto che già in passato il quarantaquattrenne era stato dapprima destinatario di un provvedimento di divieto d'avvicinamento alla donna e poi, nello scorso novembre, aveva patteggiato una condanna a 10 mesi di reclusione per il reato di stalking proprio nei confronti della sua compagna.
Scatta il carcere
Nei giorni scorsi su richiesta del Procura presso il Tribunale di Pordenone, all'esito dell'attività investigativa condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Pordenone, il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Pordenone ha emesso un'ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere nei confronti dell'uomo che nel frattempo aveva fatto perdere le proprie tracce trasferendosi fuori Regione. L'uomo è stato rintracciato dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di Verbania Cusio Ossola nel comune di Domodossola, città d'origine dell'uomo, dove aveva trovato ospitalità presso alcuni familiari e arrestato e condotto presso la Casa Circondariale di Verbania.