Tromba d'aria, danni a case, aziende e campi: la Protezione civile nega i ristori ai Comuni coinvolti

Mercoledì 26 Ottobre 2022 di Riccardo Saccon
Il tetto scoperchiato di una delle fabbriche travolte dalla tromba d'aria

FONTANAFREDDA - Nessun ristoro per i danni patiti dai cittadini dei comuni di Fontanafredda, Roveredo in Piano e San Quirino per le conseguenze degli eventi calamitosi verificatisi all'alba del 26 giugno scorso. La tromba d'aria aveva investito la zona di Forcate, a Fontanafredda, compresa la zona industriale omonima, scoperchiando tetti, capannoni industriali e agricoli, abbattendo vigneti e danneggiando varie altre colture, causando così danni per diverse centinaia di migliaia di euro. I Comuni colpiti avevano presentato una richiesta per il riconoscimento della calamità naturale, inoltrando in modo coordinato le richieste in Regione e, in particolare, alla Direzione regionale della Protezione civile. La domanda, però, non è stata accettata. Come scrive infatti l'assessore Riccardo Riccardi: Con riferimento alla segnalazione di danni la Direzione ha provveduto ad inoltrare al Dipartimento nazionale di Protezione Civile richiesta di delibera dello stato di emergenza in relazione agli eventi metereologici avversi occorsi nell'ex Provincia di Pordenone il 26 luglio 2022.

Al termine dell'istruttoria tecnico-amministrativa di competenza, e sulla base di quanto rappresentato, il Dipartimento nazionale di Protezione Civile, lo scorso 11 ottobre, pur comprendendo i disagi determinatisi in conseguenza degli eventi in rassegna, ha ritenuto che gli stessi non possano rientrare in una dichiarazione di stato di emergenza nazionale. Solo nel caso di un simile riconoscimento sarebbe stato possibile stanziare fondi per andare incontro ai costi che le molte famiglie si sono sobbarcate. I costi rimangono così sulle spalle delle singole famiglie, aziende agricole e aziende industriali. Le più grandi sicuramente riceveranno storno parziale dalle proprie assicurazioni. Ma non tutte, specie quelle più piccole, hanno simili coperture assicurative e quindi dovranno farsi carico in toto delle spese sostenute per il ripristino dei danni.

Ristori che anche gli assicurati non hanno ancora ricevuto, perché le istruttorie hanno i loro tempi. Ne sa qualcosa il Comune di Fontanafredda. Il maltempo aveva infatti causato seri danni alla copertura del Palazzetto dello sport, ma anche alla cupola della piscina comunale e a un altro immobile. Solo al palazzetto spiegano in comune abbiamo subito danni per circa 30 mila euro. Di questi ne vengono riconosciuti, al netto anche della franchigia, che è piuttosto alta, circa 22 mila. Ma ancora non ci sono risposte per i danni patiti dalle altre strutture. Qualcuno, già all'epoca, era piuttosto titubante e scettico, alla luce di quanto già accaduto in occasione di un simile evento di alcuni anni fa. Anche in quell'occasione non venne riconosciuto lo stato di calamità e quindi nessuno ottenne ristori per i danni patiti.

FALSO ALLARME
Lunedì le prove tecniche sul sistema audio e di sicurezza allo stadio Tognon, con sirene e prove di messaggi con l'ordine di evacuare l'area, sono state sentite bene anche dai vicini residenti e qualcuno ha pensato a un allarme vero. «L'operazione viene fatta ogni 6 mesi conferma l'assessore Antonino Landa per verificare il buon funzionamento dei sistemi di diffusione e audio in caso di emergenza».

    
 

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