L'autonomia agita il nuovo corso Pd: «Occorre sintonia con i veneti»

Domenica 21 Maggio 2017
L'autonomia agita il nuovo corso Pd: «Occorre sintonia con i veneti»
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«A dare la linea sul voto al referendum sull'autonomia del Veneto saranno, entro un mese, gli organi rappresentativi del partito, non il segretario». A dirlo è stato ieri pomeriggio, al Crowne Plaza di Padova, il neo segretario regionale del Partito Democratico Alessandro Bisato in occasione dell'insediamento della nuova assemblea regionale dem.
L'assemblea democratica, dal punto di vista simbolico e politico, ha avuto inizio con un segnale di distensione verso l'ala sinistra del partito. Per acclamazione, infatti, è stato nominato presidente dell'assemblea l'orlandiano Giovanni Tonella, che lo scorso 30 aprile alle primarie ha sfidato appunto il sindaco (renziano doc) di Noventa Padovana. Dopo aver riconosciuto i meriti di Tonella, Bisato ha preso la parola. Un intervento, il suo, tutto improntato all'apertura e all'ascolto verso la società veneta. «Dobbiamo evitare l'autoreferenzialità ha spiegato è necessario entrare nell'ordine delle idee che la Regione può essere contendibile, che non è ad appannaggio esclusivo del centrodestra. Per far questo, però, dobbiamo entrare in sintonia con i veneti». L'esponente dem ha poi affrontato la questione del referendum sull'autonomia. «Su questo la mia posizione è chiara: a decidere deve essere il Pd veneto, non il suo segretario. Per questo, i nostri organi rappresentativi si devono dare un tempo limite, diciamo un mese, per prendere una decisione su un tema che sta dividendo il partito. La decisione della maggioranza sarà la decisione di tutto il Pd veneto». «Sul referendum io ho una mia posizione ha detto ancora Bisato credo che il quesito della Regione sia tautologico. Detto questo, però, non bisogna aver paura di portare avanti una battaglia che è anche nelle nostre corde. Non si deve dimenticare, infatti, che la riforma del titolo V della Costituzione l'ha fatta il centrosinistra. Per il Pd autonomia significa la capacità di prendere decisioni che incidano sulla vita delle persone ed assumersi la responsabilità delle conseguenze». Ma sul punto c'è una parte del Pd che non la pensa così. A darle voce, insieme ad alcuni delegati di Treviso e Venezia, è stato il consigliere regionale Graziano Azzalin: «Il punto non è essere favorevoli o contrari all'autonomia, ma ad un referendum che è una truffa e che serve a Zaia per farsi campagna elettorale. È positivo l'approccio del nuovo segretario nel coinvolgere il partito in questa decisione, ma noi che stiamo all'opposizione dobbiamo dire ai veneti che questa consultazione è una farsa».
Bisato ha poi affrontato anche l'accoglienza dei profughi: «Chi rischia di morire a causa della guerra o affogato in mare, va salvato e accolto. Ma non è possibile che alcuni Comuni accolgano, mentre altri fanno le barricate solamente all'ipotesi di ospitare una decina di migranti». Al termine dell'incontro, l'assemblea ha provveduto ad eleggere la nuova direzione regionale, composta da 65 persone.
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Ultimo aggiornamento: 10:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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