VENEZIA - Una quarantina di enti locali del Veneto ha scelto di rinegoziare circa 1.000 mutui per un debito residuo complessivo di circa 140 milioni, liberando risorse per oltre 11 milioni. E' il risultato raggiunto nella Regione dal piano di rinegoziazione dei mutui di Cassa Depositi e Prestiti con Comuni, Province e Città Metropolitane, avviato a inizio aprile per sostenere gli enti locali, liberando fondi che potranno essere immediatamente utilizzati sul territorio con interventi mirati a favore della popolazione. Si tratta della più estesa operazione di rinegoziazione dei mutui realizzata negli ultimi anni da Cdp, insieme a quella attivata nel 2020 per far fronte all'emergenza epidemiologica da Covid-19. L'iniziativa ha consentito di rinegoziare oltre 30.000 prestiti per un debito residuo totale di circa 7,3 miliardi (il 30% del totale rinegoziabile) e di liberare così fino a circa 320 milioni di risorse nel periodo 2023-2024 da utilizzare, tra l'altro, per far fronte alle esigenze finanziarie determinate dal difficile contesto di aumento dei costi energetici e delle materie prime.
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