L'agenda con le richieste della città presentata al ministro Francesco Boccia

Sabato 8 Febbraio 2020 di Roberta Merlin
Il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Francesco Boccia con il sindaco di Rovigo Edoardo Gaffeo

«Chiederò personalmente all’Anas di incontrare il sindaco Edoardo Gaffeo per mettere a fuoco la viabilità e le manutenzioni urgenti che stanno penalizzando lo sviluppo del di Rovigo». È questa la prima azione concreta che il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Francesco Boccia, ieri in visita istituzionale a palazzo Nodari, ha promesso di compiere per venire incontro a un territorio «fragile ma laborioso, come si presenta oggi il Polesine». Un’area che, ha detto ieri il ministro, «ha bisogno di soluzioni urgenti in particolare sul fronte delle infrastrutture e dei servizi, necessari in tutti quei territori dove prevale una popolazione sempre più anziana».
INCONTRO ISTITUZIONALE
Il rappresentante del Governo, arrivato in città poco prima di mezzogiorno, è rimasto a lungo nell’ufficio del sindaco Gaffeo, alla presenza anche della presidente del Consiglio Comunale Nadia Romeo, per fare il punto sulla situazione e sugli interventi di cui necessita la città. L’Amministrazione ha colto la palla al balzo e ha messo sul tavolo del ministro una serie di richieste urgenti, in primis l’ampliamento del Tribunale, seguito dalla Zls e, non da ultimo, dalla messa in sicurezza della Transpolesana e del ponte di Boara. Progetti che, assieme all’opera incompiuta della superstrada diretta alle spiagge, stanno bloccando lo sviluppo della città, ha spiegato il sindaco, anche per le difficoltà dell’Amministrazione di ricevere soluzioni e risposte celeri dall’Anas, l’ente nazionale delle strade. Boccia ha raccolto le istanze dell’Amministrazione e si è impegnato di fare da intermediario tra Comune e Anas, al fine di sollecitare interventi urgenti e necessari per lo sviluppo delle rete delle infrastrutture del territorio, come appunto la messa in sicurezza di una delle strade considerate più pericolose in Italia, quella che congiunge Rovigo a Verona.
«Oggi con grande franchezza l’Amministrazione del Comune di Rovigo – ha detto il Ministro al termine dell’incontro -, mi ha detto che la città non solo chiede a pretende con senso di equità, che è tipico delle terre laboriose, risposte da Roma sui temi importanti, come appunto la riorganizzazione del sistema giustizia e la necessità di potenziare le autonomie e i servizi in un territorio a forte rischio spopolamento». «Rovigo – ha detto ieri Boccia – è un naturale interporto, una naturale area che può servire come bacino per lo sviluppo della vecchia Zes legata a Venezia. Essenziale dunque sfruttare questa posizione strategica nei confronti di un territorio importante come il bacino veneziano».
Infine, il ministro, affrontando con l’Amministrazione il tema dei tempi della burocrazia, ha consigliato al sindaco di trasmettere attraverso l’Anci alcune istanze per il superamento di una serie di ritardi della pubblica Amministrazione che stanno rallentando la macchina comunale.
IL SINDACO
«Siamo felici di avere la possibilità di interloquire in maniera diretta con il ministro – ha detto il sindaco -, avremo l’opportunità nei prossimi mesi di fare insieme un lavoro proficuo per riuscire a risolvere alcuni dei nodi principali che riguardano la nostra città».
LIBRO D’ONORE
Prima di congedarsi Boccia ha lasciato una dedica sul Libro d’Onore di palazzo Nodari. «A Rovigo, città laboriosa sempre accogliente e pezzo di storia di un Veneto da sempre esempio di laboriosità e autonomia di chi crede nell’unità nazionale. Grazie per quello che fate ogni giorno per il Paese», le parole del Ministro. «Ho trovato un’Amministrazione – ha poi sottolineato – improntata sul futuro della città, che ci tiene davvero a programmare lo sviluppo futuro del territorio passando attraverso temi importanti come la logistica, la giustizia e la necessità del capoluogo di legarsi alla zona Zes di Venezia».
VISITA IN PREFETTURA
Dopo avere salutato il sindaco con la promessa di portare a Roma le istanze del capoluogo del Polesine, il Ministro delle Autonomie ha raggiunto via Celio, dove è stato accolto dal prefetto Maddalena De Luca. «Non svelo nessun mistero dicendo che mi sento amico di Rovigo – ha detto il ministro salutando il prefetto – Per me è naturale alla prima occasione passare di qui ed esserci per amicizia nei confronti di questa città».

Ultimo aggiornamento: 11:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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