Il Polesine al lavoro per proporsi capitale della cultura nel 2020

Martedì 21 Febbraio 2017 di Marco Scarazzatti
Villa Badoer
ROVIGO - Puntare davvero sul fare del Polesine una terra della cultura, che attragga così trurismo e sviluppo. Per questo il presidente della Provincia vuole organizzare una task force che discuta della proposta lanciata da Edoardo Gaffeo, docente universitario, all'incontro organizzato due settimane fa dalla diocesi di Adria e Rovigo.
Trombini ha lanciato l'idea a sindaci, assessori e consiglieri comunali di Lendinara, Badia, Villadose, San Bellino, San Martino di Venezze, Arquà e Canda, intanto. Il suggerimento di Gaffeo e degli altri tre docenti presenti sul palco all'incontro voluto dal vescovo Pierantonio Pavanello, di presentare un progetto per Rovigo capitale della cultura entro il 2020, ora si trasforma in un obiettivo che affascina. «L'idea di Gaffeo non è da prendere sotto gamba, anzi potrebbe essere uno stimolo per tutta la provincia di mettersi assieme a uno stesso tavolo, per parlare di quelle che sono le proposte che un territorio come il nostro ha da offrire - spiega Trombini - basti pensare al solo Delta, uno dei patrimoni più inestimabili del Polesine. Sto studiando bene il modo di presentare questa idea nel migliore dei modi. Sarebbe importante riuscire a coinvolgere tutti gli esponenti politici che ci rappresentano a Roma e in Regione, oltre a tutti i sindaci».
 
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