TREVISO - Quasi un milione di euro di arretrati: a tanto ammontano affitti e bollette non pagate da parte di chi alloggia in appartamenti Ater.
LA TENSIONE
Il sindaco è poi intervenuto sull'episodio, avvenuto giovedì in Via Cadore dove un 45enne sfrattato da una casa Ater ha minacciato di darsi fuoco negli ufficii comunali in presenza del figlio 15enne. «Il tema sfratti è un argomento attuale - osserva il sindaco - ma fortunatamente si è trattato di un episodio isolato. Come Comune, ripeto, siamo disposti ad aiutare solo quelle persone che dimostrano buona volontà e hanno voglia di darsi da fare per trovare una soluzione ai loro problemi. Dobbiamo però stare attenti perché a volte la pigrizia prevale, come nel caso di questo capofamiglia che ha un debito di migliaia di euro con il Comune, accumulato in anni di morosità, per il quale ha già ricevuto in passato innumerevoli proroghe di pagamento e sfratto. Ho spiegato a questa persona che deve assolutamente trovare un lavoro per mantenere la famiglia come fanno tutti. In caso contrario, siamo pronti anche a eliminare i sussidi di cui la famiglia gode da tempo».
I PALETTI
«Il Comune c'è sempre stato, c'è e ci sarà anche in futuro per tutti quei nuclei familiari che daranno dimostrazione di voler superare le difficoltà, a volte anche solo temporanee, con impegno. Però, è un concetto sbagliato pensare che il Comune possa aiutare tutti vita natural durante continua Conte - inoltre, sul territorio comunale abbiamo veramente tante persone che in questo periodo stanno avendo difficoltà nei pagamenti degli alloggi sociali, ma molti stanno comunque cercando di rateizzare i debiti o magari di onorare anche solo simbolicamente i loro impegni economici. Altri, invece, stanno sottovalutando la situazione, ma i nodi vengono sempre al pettine nella vita».
IL MONITO
L'amministrazione comunque si dice pronta a sostenere chi è in difficoltà, mentre non tollererà chi proverà ad approfittare dei contributi messi a disposizione: «Laddove ci sono difficoltà noi siamo quindi pronti ad intervenire e sostenere, ma dove manca la buona volontà andremo a sensibilizzare e spronare le buone pratiche di convivenza e rispetto delle regole. Nonostante tutto conclude il sindaco - stiamo comunque continuando con i controlli amministrativi e finanziari nelle case popolari, anche sui patrimoni e sulle fasce Isee delle famiglie che ci vivono. La sinergia con l'Inps e le forze dell'ordine, in primis la Guardia di Finanza, sta facendo emergere uno scenario che ci richiama tutti alla responsabilità, soprattutto nei confronti di coloro che chiedono contributi alle Istituzioni. L'aiuto va dato per superare un momento di difficoltà, ma non dev'essere una sorta di vitalizio per vivere agiatamente tutta la vita».