TREVISO - Non tutti sono rimasti in silenzio quando Veneto Banca sembrava viaggiare a vele fin troppo gonfie. Ieri Luca Ongaro, segretario Fisac-Cgil, ha rivendicato che le associazioni dei bancari già all'inizio del 2013 avevano sollevato delle perplessità su azioni e obbligazioni.
A preoccupare sono soprattutto gli effetti sul sistema economico del territorio, valutati in un contraccolpo da 80 miliardi, e gli esuberi tra i dipendenti. «Il gruppo Veneto Banca in totale sfiora i 6mila dipendenti, quasi 2 mila solo nella Marca. E ormai si parla di 5mila esuberi. Cioè 5mila famiglie. Vuol dire cancellare un intero istituto sottolinea Ongaro c'è una bomba a orologeria in una scatola che rischia di rimanere vuota. Ogni giorno che passa ci sono milioni che escono dalla banca. Il paziente è moribondo: o si fa qualcosa subito o non si riuscirà più a fare nulla».
Ultimo aggiornamento: 11:55
© RIPRODUZIONE RISERVATA A preoccupare sono soprattutto gli effetti sul sistema economico del territorio, valutati in un contraccolpo da 80 miliardi, e gli esuberi tra i dipendenti. «Il gruppo Veneto Banca in totale sfiora i 6mila dipendenti, quasi 2 mila solo nella Marca. E ormai si parla di 5mila esuberi. Cioè 5mila famiglie. Vuol dire cancellare un intero istituto sottolinea Ongaro c'è una bomba a orologeria in una scatola che rischia di rimanere vuota. Ogni giorno che passa ci sono milioni che escono dalla banca. Il paziente è moribondo: o si fa qualcosa subito o non si riuscirà più a fare nulla».