Scivola e muore nel canalone sul Sorapiss. Caduta fatale di 300 metri per Monica Reginato di 55 anni, si stava allacciando i ramponi

Domenica 21 Aprile 2024 di Olivia Bonetti
Monica Reginato morta a 55 anni in montagna

CORTINA D’AMPEZZO (BELLUNO) - Stavano scendendo e si stava mettendo i ramponi quando è scivolata cadendo nel canalone. È morta così ieri Monica Reginato, 55enne trevigiana di Castelfranco, che era in escursione con quattro amici. Un tragico destino in una delle traversate più spettacolari e difficili di Cortina: la traversata del Sorapiss da Nord al canalone Comici. La compagnia stava scendendo dopo una giornata fantastica tra la neve: un gruppo di scialpinisti trevigiani. Nel cambio d’assetto però qualcosa è andato storto e la donna non ha avuto scampo: un volo di 300 metri in cui è deceduta sul colpo.

La tragedia è stata ricostruita dai finanzieri del soccorso alpino della Guardia di Finanza, che hanno ascoltato le testimonianze dei compagni di escursione fino a sera tarda.

L'escursione e la caduta di 300 metri

Doveva essere una giornata spensierata tra amici che condividono la passione per la montagna e lo scialpinismo. Il canalone Comici è uno di quegli itinerari nati come via di ghiaccio estiva, ma che ormai vengono percorsi anche in inverno e primavera con condizioni più abbondanti di neve. Il punto in cui è avvenuto l’incidente è a metà della salita, sotto la Forcella del Canalone Comici. Un punto con tratti verticali e difficoltosi. I trevigiani stavano scendendo ed erano arrivati a un punto particolarmente ghiacciato: dovevano cambiare assetto. Monica Reginato stava mettendo i ramponi da ghiaccio quando è scivolata. Gli amici hanno udito le urla, ma non hanno avuto nemmeno il tempo di rendersi conto di cosa stesse accadendo che la donna è sparita dalla loro vista. Hanno subito chiesto aiuto al 118. 

Le verifiche sull'incidente

Sul posto è accorso subito l’elicottero “Falco” decollato dalla base di Pieve di Cadore con medico e tecnico di elisoccorso del soccorso alpino salito a bordo. Giunto sul posto, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha sbarcato con un verricello di 20 metri tecnico di elisoccorso e medico. La scialpinista, che era precipitata per circa 300-350 metri, è morta sul colpo e per lei non c’era più nulla da fare, se non constatarne il decesso. Il tecnico di elisoccorso del soccorso alpino non ha potuto fare altro che recuperare la salma della sciatrice. Nella tragica caduta si era subito sfilato anche lo zaino, prima ancora dell’impatto a terra: non è stato quindi possibile dare subito un’identità alla escursionista che è stata portata al cimitero di Cortina come persona ignota. I compagni di escursione, ancora sotto choc, infatti avevano deciso di scendere in modo autonomo dalla parte opposta: una percorso che ha richiesto ore. Solo in serata sono arrivati a valle, dove erano attesi dal soccorso alpino di Cortina e dai finanzieri del Sagf, che nel frattempo hanno avuto il compito di avvertire i famigliari di Monica Reginato. Portati in caserma, i 4 amici, sono stati ascoltati a lungo. È emerso che si è trattato di una tragica fatalità: la salma è stata messa subito a disposizione dei famigliari dall’autorità giudiziaria. Monica era un’appassionata di montagna e di avventura e anche scialpinista esperta.

Ultimo aggiornamento: 17:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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