Grandinate fatali, Bruno colpito da ictus e poi stroncato da infarto

Martedì 9 Giugno 2020 di Pio Dal Cin
Bruno Feltrin e la moglie in un momento felice

GODEGA  DI SANT'URBANO - Un infarto ieri mattina si è portato via la vita di Bruno Feltrin, all’indomani della grandinata che ha messo in ginocchio il coneglianese. E pensare che domenica, con i famigliari, il pensiero era andato a una grandinata ugualmente devastante, quella di 11 anni fa. Anno 2009, stessa zona. Un evento che i Feltrin ricordavano bene: all’indomani Bruno aveva rischiato la vita, perché venne colpito da un ictus. Una coincidenza che lascia senza parole.

IL DOLORE
Domenica la casa dove Bruno abitava con la moglie, a Bibano di Sotto, sembrava una pista innevata, tanta era la grandine caduta durante il furioso temporale che si è abbattuto sulla zona verso le 15, portando devastazione a vigneti, campi di mais, soia e orti. Il pensiero di Bruno Feltrin e dei suoi famigliari era andato alla grandinata successa 11 anni prima, nello stesso giorno di giugno, anche se l’intensità di quella lontana giornata era stata, se possibile ancora più forte.
«Sono quelle cose, quei giorni che non si dimenticano - aveva dichiarato all'epoca il figlio Elio Feltrin al Gazzettino - La grandinata, il papà colpito da un ictus, date che non si dimenticano più e che sono tornate alla memoria».
Ieri, dopo il decesso del genitore, Elio ripensava alle coincidenze: «Domenica eravamo seduti a commentare l’accaduto, oltre che alla stranezza di un anno bisestile che non la smette di accanirsi. Prima il Covid, adesso la grandine. La grandinata del giugno 2009 si era portata via l’intero vigneto. Sembrava un paesaggio lunare avvolto nella nebbia dovuta all’umidità che si era formata dopo la tempesta. Il giorno dopo eravamo in ospedale con il papà».
Dopo il violento temporale di domenica Bruno Feltrin era tranquillo e sereno. Ieri mattina il decesso, per cause naturali, in casa, e colpisce non poco la coincidenza delle date.

IL CORDOGLIO
Nato a Codognè nel 1934 e residente a Bibano di Sotto, Bruno era conosciuto come grande lavoratore e un uomo buono. Era stato il presidente della cantina di Codognè e negli anni successivi presidente del consorzio allevatori di Bibano. Il sindaco di Godega Paola Guzzo ha espresso il suo cordoglio e la sua vicinanza e quella della cittadinanza alla famiglia per la perdita del proprio caro. Bruno era anche il padrino di cresima dell’attuale sindaco di Gaiarine Diego Zanchetta, che lo ricorda così: «Un grande lavoratore, mai fermo, nemmeno quando l’età e qualche acciacco avrebbero consigliato una pausa. Lo ricordo piacevolmente soprattutto quando lo andavo a trovare per la carica e la passione con la quale discutevamo».
Lascia la moglie Ida Dario e i figli Elio e Franco.

Il funerale sarà celebrato domani nella parrocchiale di Bibano alle 16.

Ultimo aggiornamento: 21:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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