​Pirata preso dopo un mese: è un napoletano neopatentato

Venerdì 15 Maggio 2020 di Gabriele Zanchin
La polizia stradale ha preso il pirata della strada di Castelfranco dopo un mese dall'incidente
CASTELFRANCO - Essere riusciti, seppur feriti, a individuare alcuni numeri della targa dell'auto pirata in fuga dopo aver causato l'incidente, è stato determinante per aiutare gli uomini della Polstrada di Castelfranco a trovare il colpevole del sinistro. Si tratta di un napoletano 20enne, neo patentato, residente nel padovano che, messo alle strette dagli agenti con prove inconfutabili trovate in più di un mese di indagini, ha confessato di aver provocato l'incidente e di essere scappato per paura. Una bravata che gli costerà carissima: oltre al ritiro della patente, è stato anche denunciato per fuga a seguito di incidente stradale con feriti e omissione di soccorso con decurtazione di 30 punti sulla patente per violazione delle norme del codice della strada.
I FATTI
La sera del 1. marzo alle 22,30 il giovane al volante della sua Fiat Ulysse (risultata poi di un familiare) dal centro di Castelfranco aveva imboccato Borgo Vicenza diretto verso casa. All'altezza della rotatoria, presa probabilmente a gran velocità, non si è accorto che sopraggiungeva in senso opposto anche una Mercedes con al volante un uomo del posto e una donna lato passeggero. Appena all'interno della rotatoria il ragazzo ha sbattuto violentemente contro la Mercedes che è rimasta in mezzo alla strada con la parte anteriore quasi distrutta e le due persone nell'abitacolo doloranti e ferite. Nonostante nell'impatto anche la Fiat del 20enne sia stata gravemente danneggiata, il protagonista dell'incidente, una volta rimessa l'auto in strada, ha proseguito la sua corsa. Ma il conducente della Mercedes, seppur ferito e dolorante è riuscito a memorizzare alcuni numeri della targa dell'auto e ripeterli poco dopo agli agenti della Polstrada di Castelfranco accorsi sul posto.
TESTIMONIANZE E LAMIERE
Oltre ai numeri però gli agenti hanno raccolto anche le testimonianze di altri automobilisti e parecchi pezzi di carrozzeria rimasti sull'asfalto. Tutti questi reperti sono stati messi insieme come in un puzzle nel corso di poco più di un mese di indagini e ha permesso loro di capire il tipo di auto che stavano cercando e di risalire al protagonista dell'incidente. Appena convocato dalla Polstrada il giovane, che nel frattempo aveva già fatto riparare l'auto, ha negato qualsiasi coinvolgimento ma quando gli investigatori hanno cominciato a tirar fuori prove su prove, è crollato ed ha confessato.
Ultimo aggiornamento: 16 Maggio, 07:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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