Giallo a Cimadolmo, il ristoratore Maurizio Bassetto potrebbe aver avuto problemi economici

L'80enne presentava ferite da taglio all'addome e al torace: si scava nel suo passato

Martedì 15 Agosto 2023 di Valeria Lipparini, Gianandrea Rorato
Maurizio Bassetto

CIMADOLMO (TREVISO) - Si scava nel passato di Maurizio Bassetto, il noto ristoratore ritrovato cadavere sabato mattina all'alba nella concimaia vicina al suo locale "Da Maurizio", in via Cavalieri di Vittorio Veneto, sulle grave di Papadopoli a Cimadolmo. Una indagine a 360 gradi che ricomprende anche una approfondita verifica patrimoniale. Per capire se ci potesse essere un motivo economico dietro la morte dell'80enne che è stato trovato con ferite da taglio all'addome e al torace, probabilmente causate dalla lama di un coltello da cucina e di un rasoio. Tagli orizzontale, a parte uno, più profondo, che potrebbe aver raggiunto il cuore. Una mezza dozzina di lesioni che hanno portato alla morte l'anziano. Per capire se siano autoinferte o sferrate dalla mano di un killer si dovrà attendere l'autopsia. Domani mattina il sostituto procuratore Mara Giovanna De Donà, titolare del fascicolo aperto sul caso, conferirà l'incarico all'anatomopatologo Alberto Furlanetto e l'esame autoptico potrebbe tenersi già il giorno stesso o, al più tardi, il giorno dopo. L'autopsia accerterà la data del decesso, oltre alle cause. Il dottor Furlanetto ha già eseguito l'ispezione cadaverica. Per ora si esclude soltanto che la morte sia conseguenza di un malore, anche subentrato successivamente alle ferite profonde. Sembra plausibile, quindi, che il decesso sia riconducibile ai tagli inferti con la doppia lama (coltello e rasoio). Tagli sulla parte anteriore, nessuna ferita sulla schiena o sulle zone posteriori del corpo. Al momento, per la Procura, non figura un contesto univoco e significativo per procedere solo per omicidio.

Ecco perchè si aspetta la verità dell'autopsia.

Si pensa a problemi economici

A sollevare, però, i sospetti su quella strana morte, il fatto che l'uomo sia stato ritrovato con numerose ferite di arma da taglio - si parla di meno di una decina - e poi c'è il luogo ove è stato rinvenuto: supino e semi sommerso nella concimaia. Ecco perchè il sostituto procuratore vuole vederci chiaro e ha disposto l'autopsia. Contemporaneamente i carabinieri del nucleo operativo di Conegliano, assieme ai colleghi di Treviso, hanno iniziato a sentire parenti e amici della vittima per ricostruire i suoi ultimi giorni di vita di Bassetto. Il suo cellulare è stato posto sotto sequestro ed è in corso la verifica delle ultime chiamate. Così come sono stati acquisiti i filmati delle telecamere di videosorveglianza che i carabinieri hanno cominciato a visionare. Resta da capire se l'80enne avesse problemi di natura economica, fermo restando che il ristorante ormai veniva aperto dal titolare esclusivamente per cene a tema con gli amici. Ecco la ragione delle indagini patrimoniali che si estenderanno alla cerchia amicale e familiare. A tutt'oggi la morte di Bassetto resta avvolta nel mistero. Separato e senza figli, in passato Bassetto aveva avuto una serie di beghe relative alla proprietà del locale e della cantina che all'inizio aveva gestito con fratelli e nipoti. Poi c'era stata la rottura drastica, a cui aveva contribuito una nipote, entrata in una setta religiosa. Maurizio raccontava agli amici che la ragazza, di cui si fidava ciecamente, gli aveva fatto fuori un sacco di soldi. Da quel duro colpo (i fatti risalirebbero a oltre dieci anni fa) non si era mai ripreso del tutto e anche l'attività ne aveva risentito. L'uomo viveva solo e quando i carabinieri sono arrivati in quella piccola oasi sulle grave di Papadopoli hanno trovato l'abitazione in ordine, senza segni apparenti di scasso. Nulla che facesse pensare a un'intrusione a scopo di furto.

Gli amici in lutto

Intanto, a Cimadolmo non si parla d'altro. Tutti in paese si chiedono i motivi della morte di un uomo dal carattere particolare, ma molto amato. I tanti amici hanno affidato a Facebook pensieri e ricordi. Daisy scrive: «È triste sapere della tua dipartita, ti ricordo con stima e affetto, eri l'unico che mi telefonava il giorno del mio compleanno, e mi hai aiutato quando avevo bisogno. Un grande dolore». Le fa eco Francesca: «Ciao Maurizio, sicuramente anche in cielo farai dei pranzetti speciali. Sorridi anche lì». Luminita aggiunge: «Sono ancora sotto shock, non riesco a crederci amico mio. Ci siamo sentiti domenica ed eri tranquillo come sempre». Stefano è stato il primo sabato mattina ad accorrere sul posto: «Se doveva dirti in faccia qualsiasi cosa non faceva giri di parole. Mi mancheranno le chiacchiere in cantina da te quando eri cliente della mia azienda. Mi mancheranno le risate al tuo ristorante con i tuoi adorati pavoni». Alessia: «È mancato un mio carissimo amico, un grande ristoratore. Compagno di 1.000 battaglie e non solo, una persona buona». 

Video

Ultimo aggiornamento: 12:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci