«A 36 anni faccio la supplente e, sapete, in conto mi sono rimasti 19 euro»

Martedì 18 Luglio 2017
«A 36 anni faccio la supplente e, sapete, in conto mi sono rimasti 19 euro»
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TREVISO - «Mi sono rimasti 19 euro in conto, l'ultimo stipendio risale al mese di aprile. Poi basta. Ci dicono che è tutto sospeso per motivi burocratici. Ma la realtà, ne sono convinta, è un'altra: i fondi non ci sono più». Storie di ordinaria follia dal mondo delle scuola. A 36 anni, laurea ed esami di abilitazione alle spalle, in graduatoria dal 2003, Elena (nome di fantasia) sta scoprendo il lato oscuro della vita da insegnante precario.

«Insegno nelle scuole primarie. Faccio tutto quello che mi capita: maestra d'italiano, matematica, lingue. Dipende dalla supplenza che mi danno. Da precaria devo prendere tutto quello che arriva. Ma adesso la situazione è drammatica. Non solo la mia, ma quella di 30mila insegnanti precari come me in tutta Italia. Io sono di Treviso, vivo qui. E qui tento di lavorare. Quindi, per favore, non metta il mio nome. Mi voglio sfogare ma non farmi riconoscere, altrimenti non mi chiamano più». La storia è emblematica. La giovane maestra deve convivere con una realtà durissima e, purtroppo, nota. Gli insegnanti precari, con contratti molto brevi (da pochi giorni a qualche mese), ricevono stipendi a singhiozzo. Nel suo caso parliamo di 1200 euro al mese...

 
 
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