Ponte del 25 aprile, è boom di turisti nel trevigiano: «B&b e alberghi esauriti»

Sabato 27 Aprile 2024 di Paolo Calia
I turisti in Pescheria

TREVISO - B&B praticamente esauriti, alberghi pieni, difficoltà a trovare posto in ristoranti, trattorie e agriturismi vari. E ancora: vie e piazze della città percorse in ogni direzione da frotte di turisti, negozianti soddisfatti. Passare per piazza dei Signori in queste ore vuol dire immergersi in un’umanità variopinta tra un brusio di accenti dialettali e lingue tutte diverse. «Il “ponticello” del 25 aprile è iniziato con il botto - esulta il sindaco Mario Conte - Treviso è strapiena di turisti. Una soddisfazione immensa». E i dati gli danno ragione: il 98% delle strutture extra alberghiere della città, quindi B&B e locazioni turistiche come gli appartamenti ad affitto breve, sono tutte occupate. Rispetto allo scorso anno, ci sono il 5% dei turisti in più. E lo stesso vale per gli alberghi: «Siamo molto soddisfatti - ammette Giovanni Cher presidente degli albergatori trevigiani - i dati precisi non li ho ancora, ma i primi segnali sono molto buoni. Le nostre strutture sono piene, tutti stanno lavorando bene.

La Pasqua, per via del brutto tempo, è stata sotto tono. Le condizioni climatiche, nel nostro settore, incidono anche per un 30%. Ma questo ponte rispetta le aspettative».

Boom di turisti: «Più strutture sold out»

Stesso ottimismo arriva anche da Giulia Casagrande, presidente della Fondazione Marca Treviso: «Posto che le statistiche sono fornite solo dalle piattaforme di prenotazione quindi non sono precisissimi - premette - posso sicuramente dire che Treviso e zona Unesco Conegliano e Valdobbiadene, in questo ponte, stanno andando molto bene per quanto riguarda l’extra alberghiero, i cosiddetti b&b, con più strutture sold-out. Ora attendiamo anche i dati per in vista del primo maggio: c’è ancora un po’ di quiete, ma tante prenotazioni saranno last minute e dipende molto anche dal tempo». Segnali positivi arrivano pure dall’Ascom: «In queste ore sono molto poche le strutture che hanno ancora disponibilità di posti letto - dice Federico Capraro, presidente del mandamento di Treviso dell’Ascom - a conferma di un’alta occupazione. Questi di aprile e autunno sono storicamente i nostri weekend, quelli dove le città d’arte lavorano meglio. Quest’anno sono poi favoriti da un clima che sconsiglia il mare e quindi città come la nostra ne approfittano. Qualche cancellazione c’è stata anche qui proprio per le basse temperature di questi giorni, ma sono state proprio poche altrimenti parleremmo veramente di tutto esaurito ovunque. Treviso e la Marca si confermano mete che piacciono e i dati sono positivi. Siamo in linea con le aspettative e le tendenza per la stagione si prospettano molto buone».

Turismo, cosa fare in città?

Nel coro di commenti positivi si inserisce la richiesta che spinge l’asticella un po’ più in alto: «Adesso - dicono da categorie e associazioni - bisogna lavorare per portare gente in città anche dal lunedì al giovedì, non solo nei fine settimana e durante i ponti festivi». L’argomento è ben presente nell’agenda del sindaco Conte: «Un passo alla volta ci arriveremo - assicura - intanto, anche grazie al lavoro di promozione fatto con Ryanair, abbiamo un flusso costante di turisti praticamente tutto l’anno. Prima si lavorava tanti nei picchi, durante la primavera o in autunno. Adesso, grazie alle promozioni e ai voli, tutti mesi dell’anno sono coperti. E questo anche grazie al calendario degli eventi: nelle prossime settimane avremo appuntamenti come il Trofeo Topolino di rugby, la Deejay Ten, la Treviso in Rosa che garantiranno presenze. Mi fa piacere che albergatori, ristoratori e commercianti siano soddisfatti, anche loro stanno facendo un grande lavoro e sono un’attrazione importante per la nostra città. Adesso dobbiamo impegnarci per garantire presenze anche durante i primi giorni della settimana». E se nel weekend il lavoro è garantito essenzialmente dalle frotte di turisti in arrivo, per riempire la città nel resto della settimana saranno fondamentali le politiche per l’università e quella per aumentare la residenzialità: «Su questo stiamo lavorando con vari progetti. Poi a Treviso dobbiamo riportare anche le presenza legate al turismo da lavoro. Questo rappresenta il secondo passo da fare come città». Tante altre cose sono poi da aggiustare, come evitare la chiusura di negozi e ristoranti in periodo turistici come ferragosto: «Sono convinto che commercianti e ristoratori sapranno organizzarsi - assicura il sindaco - e penso che l’aumento delle presenze turistiche in ogni mese dell’anno porterà a distribuire meglio aperture e chiusure delle varie attività».

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