UDINE - La Regione ha chiesto a Italo Ntv, in vista dell'approdo a Trieste (e a Latisana e Monfalcone in Friuli Venezia Giulia) di valutare anche la possibilità di uno stop a Ronchi dei Legionari, alla stazione del Trieste airport. Lo fa sapere l'assessore regionale ai Trasporti Graziano Pizzimenti.
Sulla fermata mancata allo scalo aeroportuale nel programma annunciato dal direttore commerciale di Italo Fabrizio Bona, erano intervenuti anche i Cinque stelle, con un'interrogazione firmata da Cristian Sergo e Ilaria Dal Zovo, che chiedevano se si trattasse per caso di una «dimenticanza» o di una «gaffe», vista la portata dell'investimento sostenuto dalla mano pubblica per realizzare la stazione di Ronchi, «costata quasi 20 milioni di euro».
Lo sbarco di Italo a Trieste è atteso a fine maggio, proprio in tempo per il ponte del 2 giugno, che, come ha spiegato Bona, è stato ritenuto un periodo strategico, essendo «il primo vero ponte» (come tutti si augurano, incrociando le dita) da un anno e mezzo a questa parte, causa pandemia. Il pendolino partirà alle 8.10 dal capoluogo giuliano alla volta dela Capitale (e da qui verso Napoli) con ritorno da Roma alle 14.55 e arrivo a Trieste alle 20.53. Fra le fermate intermedie annunciate, in Fvg anche Monfalcone e Latisana, ritenuta importante come testa di ponte verso le spiagge lignanesi, quindi anche in chiave turistica, come ha spiegato Bona, che ha spiegato come per la prima volta siano state inserite nel tragitto «città più piccoline ma non meno importanti, come Monfalcone, Latisana e Portogruaro. Con il doppio obiettivo, da un lato, di rendere più comodo il movimento e la possibilità di circolazione non solo ai triestini ma anche a chi sta nei dintorni allargati, ma anche di poter sfruttare e far conoscere le bellezze del territorio».