GRADO - Potrebbero esserci due relitti romani, di epoche diverse, al largo di Grado. È questa l'ipotesi avanzata dal professor Massimo Capulli del Dipartimento di Studi Umanistici e del Patrimonio Culturale dell'Università di Udine, dopo aver analizzato i ritrovamenti dell'Arma dei Carabinieri, dei militari del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Udine.
La scoperta al largo di Grado
Decine di reperti sono stati infatti trovati al largo di Grado, grazie all'aiuto di 5 militari del Nucleo Subacquei Carabinieri di Genova con la collaborazione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia di Trieste e del Dipartimento di Studi Umanistici e del Patrimonio Culturale dell'Università di Udine. È stata monitorata un'imbarcazione risalente al III secolo a.C. rinvenuta alcuni anni or sono a circa 7 miglia al largo di Grado, a 19 metri di profondità, sulla quale a partire dal 2012 è stato applicato un sistema metallico modulare per consentire la valorizzazione in situ di questo bene sommerso e al contempo impedire la sottrazione di manufatti da parte di malintenzionati.