Daniela Perissutti, moglie di Salmè, nel Cda di Arriva Udine: bufera in Municipio

Il sindaco: «Collaboriamo con le minoranze». Peratoner (Pd): «Nomina non in nome mio»

Mercoledì 1 Maggio 2024 di Camilla De Mori
Daniela Perissutti

UDINE - Nel nuovo Cda di Arriva Udine, l'amministrazione guidata da Alberto Felice De Toni ha indicato alla vicepresidenza (ruolo prima ricoperto da Massimiliano Marzin, in quota Lega) Daniela Perissutti, ex assessore alle Circoscrizioni nella giunta Fontanini fino alla revoca decisa dall'allora sindaco, nonché moglie di Stefano Salmè, capogruppo ed ex candidato sindaco di Io amo Udine-Liberi elettori.

Una scelta che ha provocato un terremoto politico, con una ridda di reazioni dalle minoranze, ma anche dentro la maggioranza stessa. De Toni spiega che «dal primo giorno abbiamo improntato il nostro lavoro nel segno del dialogo e della collaborazione con le minoranze. Per questo crediamo che sia giusto dare voce a tutte le anime della città e del consiglio, garantendo pluralità e confronto anche nelle sedi delle società partecipate, per le quali il Comune ha il compito di nominare alcuni consiglieri. Lo stesso metodo è stato e sarà applicato per tutte le municipalizzate in fase di rinnovamento del consiglio, garantendo così completa rappresentazione della città e delle forze politiche presenti in Comune». Per il prossimo triennio il Cda di Arriva ha invece confermato alla presidenza Angelo Costa. Il Gruppo Arriva ha nominato Diego Regazzo nuovo Ad. Nel board pure Roberta Terpin e Aniello Semplice.

LE REAZIONI
Assessore dal 28 maggio 2018 al 27 novembre 2019, Perissutti, come si ricorderà, si era vista revocare il mandato da Fontanini: un addio condito da molte polemiche, soprattutto perché l'ex assessore aveva detto di averlo appreso dai media. Ora, la sua nomina alla vicepresidenza di Arriva Udine fa sobbalzare dalla sedia Anna Paola Peratoner (Pd): «Ricordo bene che (Perissutti ndr) diceva che i migranti della Cavarzerani andavano trasferiti sull'Isola di Sant'Andrea del Comune di Marano: una persona che fa tali affermazioni non può essere messa in un Cda in nome mio. Siamo reduci da un report vergognoso sulle condizione dei migranti in Cavarzerani e cosa fa la Giunta? Premia una persona che ha fatto delle affermazioni folli. Non in nome mio». Andrea Di Lenardo (Avs) si trincera dietro un «no comment»: «In generale mi appassiona più il dibattito sui temi che sui posti». «No comment» anche da Claudio Vicentini (Ev). Dai banchi del centrodestra le critiche arrivano come uno tsunami. «È qualcosa di alquanto anomalo che De Toni nomini come vicepresidente di Arriva Udine la moglie del consigliere Salmè che siede sui banchi dell'opposizione», rileva l'ex sindaco Pietro Fontanini. E aggiunge: «A questo punto il sindaco deve chiarire perché, dopo aver fatto votare Salmè presidente della commissione Statuto con i soli voti della maggioranza adesso riconosce alla famiglia Salmè un ulteriore benefit di 26mila euro. Sembrerebbe che il tutto derivi da un patto segreto fatto in campagna elettorale», ipotizza Fontanini. L'affondo di Francesca Laudicina (Lega) ripesca ad effetto un "tormentone" infantile: «Il sindaco, a differenza della canzone dello Zecchino d'Oro, ha imbarcato uno dei due liocorni sulla sua Arca di Noè, indicando la moglie del candidato sindaco della lista Liberi Elettori-Io amo Udine nel Cda di Arriva Spa. De Toni così ha definitivamente "addomesticato" Salmè, considerato che avrà pure il tempo per procedere alla riconferma della signora per un ulteriore triennio. Dopo questa designazione, a una rappresentante dell'estrema destra, non accetterò mai più alcuna lezione di morale da questa maggioranza». Per Luca Onorio Vidoni (FdI) la nomina di Perissutti «dimostra che noi siamo l'unica opposizione».
 

Ultimo aggiornamento: 12:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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