TRIVIGNANO/BUJA (UDINE) - Feste studentesche di Halloween annullate (o “congelate”) a pochi giorni dall’evento: e così centinaia di ragazze e ragazzi della provincia di Udine hanno dovuto rassegnarsi a rimettere nell’armadio l’abito da party o il costume da veglione horror style.
LE CHAT
«Ciao a tutti, purtroppo dobbiamo annullare la festa.
TRIVIGNANO
Per quanto riguarda Trivignano, come spiega Claudio Cantone della Polizia locale, «gli organizzatori hanno presentato una pratica con una documentazione insufficiente. Noi abbiamo fatto l’avvio del procedimento previsto dal portale Suap ai sensi della legge 241 del 1990 (ossia le “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi” ndr) e abbiamo chiesto la documentazione prevista. Se la presentano, li autorizziamo». Nell’integrazione documentale richiesta, per esempio, «c’è l’assicurazione. Ma sono ancora in tempo a presentare la documentazione richiesta e a fare le integrazioni che servono» per fare la festa, assicura Cantone. Nel messaggio inviato dagli organizzatori ai partecipanti (nel caso di Trivignano sembra si fossero raggiunte diverse centinaia di persone) si fa riferimento a una presunta diffida. «La diffida prevede di non fare eventi che richiedano un’autorizzazione ai sensi dell’articolo 68 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza (Tulps)», che impone agli organizzatori di eventi di pubblico spettacolo di dotarsi di una licenza del Questore (o, per eventi fino a 200 partecipanti che si svolgono entro le ore 24 del giorno di inizio, di una segnalazione certificata di inizio attività presentata allo sportello unico per le attività produttive (Suap). Insomma, senza le carte giuste in mano, «sono diffidati dal fare attività di pubblico spettacolo che richiedano questa licenza», chiarisce Cantone.
BUJA
«Dovevano fare una festa studentesca, ma non si fa niente nel centro Gino Molinaro di Monte di Buja per Halloween se la persona che noleggia la sala non può ottemperare all’articolo 80 del Tulps (sulla licenza di agibilità per aprire teatri, cinema o allestire luoghi di pubblico spettacolo ndr)», conferma anche Stefano De Bellis della Pro Buja, la Pro loco che ha in concessione «a titolo gratuito lo spazio di proprietà del Comune». Festa saltata quindi. «La sala non ha la necessità di essere adibita alla normativa prevista dal Tulps per le manifestazioni di pubblico spettacolo. Noi come Pro loco durante la sagra o chi noleggia la struttura per attività di pubblico spettacolo, con partita Iva, ha la possibilità di chiedere un’autorizzazione temporanea. Il ragazzo che organizza la festa studentesca, non avendo la partita Iva, non può farla. Mi ha parlato di quasi 300 invitati. Gli ho detto io di no. Sinceramente all’inizio non avevo ben capito. Mi aveva parlato di una festa privata, ma se sono 300 invitati a una festa a pagamento, c’è ben poco di festa privata. Se io do a noleggio una struttura e fanno una festa di pubblico spettacolo senza ottemperare alla normativa, ne rispondo anch’io. Se lo fa una partita Iva, ne risponde la partita Iva. Altrimenti, se, come in questo caso, si tratta di un privato, deve fare una festa privata».