Crolli sul campanile di San Marco, scatta l'ispezione dei vigili del fuoco: le immagini del drone - Video

Venerdì 26 Aprile 2024
Video

VENEZIA -
Le immagini dall'alto sono mozzafiato e catturano tutta la bellezza di Venezia e del suo monumento più iconico: il Paron de Casa, come i veneziani chiamano il campanile di San Marco.
Ieri i vigili del fuoco hanno effettuato un'ispezione aerea, utilizzando un drone in dotazione al nucleo Sapr (Sistemi aeromobile a pilotaggio remoto) del nucleo regionale del Veneto, dopo i distacchi di cemento armato segnalati gli scorsi giorni.

Le riprese video-fotografiche saranno poi usate dalla Procuratoria di San Marco per eventuali iniziative da intraprendere.


IL MATERIALE
Il sopralluogo dei vigili del fuoco non ha evidenziato danni visibili al campanile di San Marco; un monumento antico, con ormai oltre 110 anni di vita se si considera che, dopo il crollo del 1902, fu completamente ricostruito utilizzando quello che, per l'epoca, era un materiale all'avanguardia, il cemento armato, considerato più leggero del laterizio che rivestiva in passato la cuspide. Un materiale che, però, sente il peso dei suoi anni e comincia a cedere: nei giorni scorsi sono stati segnalati dalla Procuratoria di San Marco alcuni distacchi, dovuti all'arrugginimento dell'anima in ferro, che rilascia pezzi di calcestruzzo. I distacchi non sono avvenuti al di fuori del campanile perché la cuspide esterna è rivestita in lastre di lame: nessun frammento caduto sulla piazza, dunque, ma solo all'interno della struttura dove l'intelaiatura interna dell'ultimo tratto del campanile comincia a espellere pezzi di copertura, il cosiddetto "coprispalla". La Procuratoria aveva rassicurato i cittadini sul potenziale pericolo: «Nessun pericolo immediato o a medio termine - aveva spiegato l'architetto Mario Piana -. Vogliamo raccogliere tutte le informazioni necessarie a far sì che il campanile duri altri 100 anni».

 

Per questo la Procuratoria ha di recente affidato un'indagine specialistica sullo stato di salute del campanile allo studio Vitaliani. Sono state anche riaccese le strumentazioni, ben 17, che monitorano i movimenti della base della torre, spente anni fa e riattivate dalla Procuratoria, che le ha ottenute in comodato dal Provveditorato alle Opere pubbliche. Quasi concluso, inoltre, l'intervento sulla parte metallica della cella campanaria, grazie ai 200 milioni di euro arrivati a fine 2023 per eliminare la ruggine dalla scala interna, dalle strutture di protezione e dai sostegni alle campane. Il Paron de Casa, seppur con qualche acciacco dovuto all'età, è pronto ad accogliere il Papa, in arrivo a Venezia domani.
G.Zen

Ultimo aggiornamento: 27 Aprile, 12:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci