Venezia, salgono a 96 i contagiati da coronavirus. Ma ci sono 2 dimessi

Sabato 7 Marzo 2020 di N. Mun., M. Fus.
Coronavirus, una sala operatoria dell'Angelo
Ancora contagi, ancora diffusione. Sono quattordici i tamponi positivi restituiti ieri sera dal laboratorio di Genomica dell’ospedale di Venezia a certificare come il Covid-19 abbia rallentato, ma non stoppato, la propria diffusione nel veneziano. Sommando anche i 14 contagi in più riconosciuti ieri sera dal bollettino dell’Azienda Zero, a Venezia si arriva così a 96 casi, dodici in più di Vo’, il paesino dei Colli Euganei, nel padovano, che per primo in Veneto ha conosciuto il coronavirus e nel quale si è registrato il primo morto in Italia. Ma nel baillame di dati, spiccano anche i due pazienti dimessi dal Civile, che fanno salire così a cinque il numero di persone contagiate da Covid-19 e ora fuori pericolo. 
I RICOVERI
Di 96 contagiati, 36 sono ricoverati. Tra questi anche un insegnate di Spinea che però è in via di guarigione e non avrebbe contagiato nessuno. Stilando una mappa degli ospedali che accolgono i malati da coronavirus, si vede come il numero maggiore sia all’Angelo. Nella struttura di Mestre da ieri sono ospitati 22 pazienti (4 ricoveri in più rispetto a ieri). Undici sono le persone assistite al Santi Giovanni e Paolo di Venezia, dove però - come detto - le degenze per coronavirus sono calate di due unità grazie alle dimissioni di altrettanti pazienti; mentre ai tre pazienti sono su un letto dell’ospedale di Mirano. 
Quattordici di questi sono in Terapia Intensiva e sono questi i casi che preoccupano maggiormente i medici: 9 si trovano in Rianimazione all’ospedale dell’Angelo, 4 al Civile e 1 a Mirano. Il resto - 60 persone - sono tutti asintomatici risultati positivi al tampone per Covid-19 al quale erano stati sottoposti per essere entrati in contatto con i pazienti ricoverati. Ora sono in isolamento a casa per far passare i quattordici giorni di incubazione previsti per il virus. Facendo una radiografia, in questo sotto insieme sono raggruppati medici, infermieri, operatori socio sanitari, dipendenti di strutture e parenti dei pazienti sintomatici.
Tutto nel veneziano era cominciato sabato 22 febbraio, con la positività al coronavirus di Mario Veronese, il sessantasettenne “paziente 1” di Oriago di Mira, morto domenica pomeriggio per emorragia cerebrale mentre si trovava ricoverato in Rianimazione all’ospedale di Padova. Una morte scollegata dal coronavirus - che colpisce le vie respiratorie - e sulla quale si aspetta la ceralacca dall’Istituto Superiore di Sanità. Due invece le morti correlate a Covid-19 nel veneziano: Umberto Pavan, 79 anni, residente alla Gazzera, spirato nel reparto di Terapia Intensiva dell’Angelo e l’ottantenne ottico veneziano Danilo Carraro, già malato da anni, e morto martedì al Civile, dov’era ricoverato da venerdì scorso per un linfoma al collo. Anche per lui gli esami avevano dato tampone positivo.
I SINDACI
I primi a far sapere che non daranno numeri e informazioni sui contagi in paese sono stati gli amministratori di Scorzè ma in queste ore sono tanti i sindaci che mettono paletti e si allineano, intenzionati a mettere fine alla conta delle persone contagiate. Tanti cittadini, per esempio, a Spinea hanno sommerso di telefonate gli uffici e in particolare il sindaco Martina Vesnaver per avere conferme sulla voce di un contagio tra i lavoratori dell’ambiente scolastico. Quello di Spinea sarebbe un caso già isolato, emerso quando le scuole erano già chiuse da giorni e che non avrebbe avuto conseguenze. È il sindaco Martina Vesnaver lancia quindi un accorato appello ai suoi cittadini: «Sono giornate molto intense. Siamo impegnati nella gestione dell’emergenza coronavirus e non ce la facciamo a rispondere a tutte le numerosissime richieste che ci arrivano, anche in privato. Per le informazioni normative fate sempre riferimento alla pagina e sito del Comune di Spinea, che sarà sempre aggiornata in tempo reale. Le notizie certe e ufficiali relative al nostro territorio vengono pubblicate dal Comune e dal Sindaco, non girano sui social».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Ultimo aggiornamento: 08:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci